Poviglio, investì motociclista: preso pirata della strada

17 agosto 2016 | 14:43
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Poviglio, investì motociclista: preso pirata della strada

La polizia è risalita ad A.M., indiano 43enne di Dosolo accusato di aver travolto un centauro in via Romana senza soccorrerlo: rischia fino a sette anni

POVIGLIO (Reggio Emilia) – È  stato identificato il pirata della strada che venerdì scorso aveva investito un motociclista, un 49enne di Viadana, in via Romana a Poviglio e che poi era fuggito senza soccorrere la persona ferita. Si tratta di A. M. un 43enne di origine indiana residente a Dosolo (Mn).

Alla identificazione dello straniero si è arrivati mediante una intensa attività di indagine: infatti, attraverso lo studio di alcuni pezzi del fanale dell’auto rimasti sul posto dell’incidente e le tracce sulla moto, gli agenti della polizia Municipale della Bassa Reggiana sono riusciti ad individuare il modello del veicolo e il colore dello stesso. Poi, dopo una visione delle telecamere dei varchi posizionati nel territorio dell’Unione, si è accertato che un’auto simile era transitata nel territorio della Bassa proprio nella giornata del 12 agosto. Il sistema integrato di videosorveglianza aveva memorizzato il passaggio ed anche la targa del veicolo.

Un successivo controllo effettuato presso il domicilio dell’indiano ha consentito di verificare che i danni che il veicolo presentava nella parte anteriore erano assolutamente compatibili con i postumi dell’incidente avvenuto a Poviglio. Ovviamente il veicolo è stato sottoposto a sequestro probatorio, anche al fine di poterlo sottoporre a perizia, mentre l’indiano è stato denunciato per lesioni personali, fuga ed omissione di soccorso e la patente gli è stata immediatamente ritirata.

Dopo l’incidente, il motociclista coinvolto era stato ricoverato all’ospedale di Guastalla dove gli era stato riscontrato un trauma toracico con fratture multiple con una prognosi iniziale di 15 giorni. L’entità della prognosi non consente, almeno al momento, la contestazione dell’ipotesi di reato più grave prevista dalle nuove norme sull’omicidio stradale, ma se la prognosi complessiva del motociclista dovesse superare i 40 giorni, il pirata della strada potrebbe rischiare fino a 7 anni di carcere.