Pensioni, potrebbero servire da due a 2,6 miliardi

10 agosto 2016 | 17:27
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Pensioni, potrebbero servire da due a 2,6 miliardi

Tra il costo per lo scivolo ai lavoratori precoci e il raddoppio della platea quattordicesima

REGGIO EMILIA – L’intervento per riconoscere uno scivolo al pensionamento per i lavoratori precoci, coloro che hanno iniziato a lavorare prima dei 18 anni, avrebbe costi stimati che oscillano tra 1,2 e 1,8 miliardi a regime (dopo i 10 anni). E’ una delle possibili voci del ‘pacchetto pensioni’. Il riconoscimento di un bonus di 4 mesi per ogni anno di contribuzione prima dei 18 anni di età (a partire da 14) avrebbe un valore tra 1,5 e 1,8 miliardi, sempre a regime. Riducendo il bonus a 3 mesi si andrebbe da 1,2 a 1,4 miliardi. Sarebbe di 60-67mila la platea annua degli interessati.

Raddoppiare la platea dei pensionati a cui riconoscere la quattordicesima costerebbe 800 milioni l’anno. Secondo quanto si apprende sarebbe questa la cifra per portare i beneficiari da 1,2 milioni a 2,4 milioni di persone (over64). L’ipotesi fa parte del ‘pacchetto pensioni’ insieme ad altre iniziative. L’obiettivo sarebbe quello di accrescere il potere d’acquisto dei pensionati con assegni bassi.

La cosiddetta ricongiunzione gratuita, cioè mettere in fila i contributi versati per la pensione in diverse gestioni, costerebbe 500 milioni a regime (dopo i 10 anni). La cifra stimata, secondo quanto si apprende, includerebbe anche il riscatto della laurea (senza la spesa si abbasserebbe a 440 milioni). Nel primo anno di attivazione il costo sarebbe pari a 87 milioni di euro.

Il costo dell’Ape, l’anticipo pensionistico tramite prestito, varierebbe tra i 600 e i 700 milioni di euro, una spesa destinata soprattutto a coprire le detrazioni per le categorie più svantaggiare, come i disoccupati. E’ quanto si apprende circa le cifre stimate per intervenire sulle pensioni, rendendo flessibile l’uscita. Circa 50 milioni di euro sul totale servirebbero a finanziare la gestione dell’operazione Ape, la cui regia sarebbe affidata all’Inps.

Favorire il pensionamento di chi ha svolto lavori usuranti determinerebbe una spesa di 72 milioni di euro a regime (20 milioni il primo anno), nell’ipotesi che fa leva sull’adeguamento alla speranza di vita. Secondo quanto si apprende è questo il budget per dare seguito a una delle possibili voci del ‘pacchetto pensioni’.