Mediopadana, bus e taxi: scintille fra Tutino e l’ex assessore Spadoni

16 agosto 2016 | 12:22
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Mediopadana, bus e taxi: scintille fra Tutino e l’ex assessore Spadoni

L’ex membro della giunta Delrio, ora nello staff del ministro: “Non ci sono mezzi per andare in centro, figura di m… con chi viene da fuori”. L’attuale titolare della Mobilità: “Quando siamo arrivati noi c’era un cantiere, trovi piuttosto i soldi per i bus navetta”

REGGIO EMILIA – “Effettivamente, pretendere che ci siano bus e taxi alla Mediopadana il 15 agosto, è chiedere troppo”. L’ennesima lamentela, relativa ai servizi che collegano Reggio alla stazione ad alta velocità, non arriva da un cittadino qualsiasi, ma da Mimmo Spadoni, ex assessore a mobilità (proprio nell’anno dal 2013 al 2014 in cui si inaugurò la Mediopadana, ndr), Progetti speciali e Lavori pubblici e oggi capo della segreteria dell’attuale ministro ed ex sindaco Graziano Delrio al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Spadoni, arrivato il giorno di Ferragosto alla stazione senza trovare bus e taxi per andare in centro, ha affidato a Facebook il suo disappunto e, a chi gli chiedeva di prenderla con filosofia, ha risposto: “Io posso anche prenderla con filosofia, ma con le persone che arrivano si fa una gran figura di m…”.

Una critica rispedita al mittente dal suo successore, il nuovo assessore alla mobilità, Mirko Tutino, che risponde piccato: “Se lo dice lui, che è stato assessore alla mobilità proprio dal 2013 al 2014 quando è partita la stazione Mediopadana….”.

E aggiunge: “Visto il ruolo che ha, farebbe meglio ad attivarsi per farci avere i soldi che abbiamo chiesto alla Regione per potenziare il servizio navetta dalla stazione fino in città”.

Poi dice: “Nel merito, vorrei dirgli che nell’estate 2014 (quando la stazione Mediopadana era partita da un anno, ndr) ci siamo trovati un’area, davanti alla stazione, che era un cantiere e abbiamo dovuto fare tutto, compreso lo scolo delle acque. Tra poco i 120 posti in più dovrebbero essere completati e per gennaio 2017 avremo sbarre, videosorveglianza e sicurezza nel parcheggio. Di tutto questo nell’estate 2014 non c’era nulla”.

Sul trasporto pubblico dice: “Nel 2014 ci siamo trovati con una riduzione nel contratto di trasporto pubblico del venti per cento delle corse rispetto agli anni precedenti. Abbiamo sostituito dieci mezzi, li abbiamo messi a servizio della Mediopadana con le linee cinque e nove e abbiamo raddoppiato i loro passaggi. Il fatto è che le analisi ci dicono che meno del dieci per cento dei passeggeri della Mediopadana utilizza il trasporto pubblico, dato che quella è un’utenza business”.

Continua: “Per quel che riguarda il trasporto privato, abbiamo potenziato il servizio taxi consentendo ai titolari di licenza ncc (noleggio con conducente, che carica solamente su chiamata e non in qualsiasi punto come i taxi) di lavorare sulla stazione tramite un accordo con i taxisti. Nel 2014 non c’era nulla di tutto questo. Poi aumenteremo le licenze. Il 4 agosto è scaduto il bando e sono più di cento le domande arrivate per 24 nuove licenze che fra due o tre mesi saranno operative. Questo significa che, dopo vent’anni, in questa città le licenze passeranno da 36 a 60”. Oggi come oggi, in una giornata come quella di ieri, i taxi in servizio saranno stati tre o quattro tenendo presente turnazioni e ferie.

Per quel che riguarda i bus Tutino dice che ieri effettivamente “il servizio era sospeso nella prima parte della mattina”.

Ma aggiunge: “A questo proposito abbiamo fatto una richiesta alla Regione e, magari, Spadoni potrebbe perfino aiutarci, visto che lavora al ministero dei Trasporti, per ottenere contributi sul trasporto pubblico locale. Vogliamo una sorta di riconoscimento speciale della Mediopadana come sorta di stazione sovraterritoriale. Servirebbe una navetta di Seta ogni dieci minuti con sei corse all’ora. Il che vuole dire, considerando le coppie di bus, dodici corse l’ora. Se moltiplichi per 14 ore al giorno, vuole dire avere circa 170 navette, ovvero novecento chilometri al giorno percorsi che qualcuno deve pagare e oltre 300mila chilometri da percorrere all’anno. Per fare questo dovrei ridurre il servizio urbano del 10 per cento, in base al contratto che abbiamo con Seta, ma non è ovviamente possibile. Per questo abbiamo chiesto di avere una quota aggiuntiva di chilometri per una navetta esclusa dalla contabilità. Ma servono soldi che alla Regione vengono dati dal ministero”.

E conclude: “Ci tengo a precisare che tutte le cose che abbiamo fatto, a parte quest’ultima della navetta che dovrebbe essere finanziata, si potevano fare anche prima perché erano a costo zero”.