L’imam espulso: “La mia famiglia tornerà a Carpineti”

11 agosto 2016 | 16:50
Share0
L’imam espulso: “La mia famiglia tornerà a Carpineti”

Mohammed Madad dice a Reggio Sera: “Farò ricorso al Tar contro l’espulsione perché sono innocente. Ho sempre condannato i gruppi estremisti. Mi hanno fatto espellere persone a cui davo fastidio. Mai criticato lo stile di vita occidentale”

REGGIO EMILIA – “La mia famiglia tornerà a Carpineti, perché le mie figlie devono continuare i loro studi. Sono nate in Italia e rimarranno in Italia”. Lo dice Mohammed Madad, 51 anni, l’imam espulso dall’Italia per 15 anni dal ministero dell’Interno per motivi di ordine pubblico e sicurezza dello Stato. Il provvedimento nei suoi confronti è scattato per i suoi sermoni a Noventa Vicentina che avevano assunto un profilo sempre più antioccidentale. Il sospetto è che potesse anche agevolare il terrorismo internazionale. Madad, che faceva l’imam a Felina e a Gatta di Castelnovo Monti, prima di andare a Noventa Vicentina, ha detto anche a Reggio Sera che farà ricorso al Tar contro l’espulsione.

Lei è stato espulso dall’Italia per quindici anni perché, secondo gli inquirenti, i suoi sermoni avevano assunto un profilo sempre più antioccidentale. Il sospetto è che potesse anche agevolare il terrorismo internazionale. Come risponde a queste accuse?
Ho vissuto in Italia 26 anni e nei miei discorsi non ho mai accennato all’odio contro lo stile di vita occidentale. Anzi, ho sempre difeso i Paesi che ospitano gli immigrati. Quando sono arrivato a Noventa Vicentina ho saputo che tanti immigrati non rispettavano la legge e non pagavano l’affitto, anche se lavoravano, che spacciavano droga e rubavano. Quando ho saputo che un marocchino in zona era stato arrestato per spaccio, ho fatto subito un sermone in cui condannavo questa attività. A questo punto un famigliare dello spacciatore mi ha minacciato in pubblico dentro la moschea e io l’ho denunciato, come potete appurare, ai carabinieri. Dopo qualsiasi strage facevo sermoni in cui le condannavo. Quando una ragazza marocchina è scappata di casa verso la Siria cadendo vittima dei siti internet, ho avvertito i genitori perché controllassero i propri figli. In poche parole ho sempre condannato i gruppi estremisti. La colpa principale è di alcune persone che fanno parte della comunità islamica, spacciatori, ladri ecc…a cui non piacevo.

Prima di andare a Noventa Vicentina lei era stato imam e Felina. Il sindaco Bini aveva chiuso la sua moschea per i suoi atteggiamenti radicali. Dicono che lei non volesse incontrare il sindaco di Carpineti, Nilde Montemerli, perché era una donna. E’ vero?
Prima delle primarie (del Pd nel 2014, ndr) è arrivato un candidato in moschea, tramite alcuni fedeli, per raccogliere voti. Così io ho detto a loro di votarlo. Quando il secondo candidato, ossia Bini, ha saputo del fatto è venuto in moschea minacciandomi di chiudere il locale che avevamo affittato e che non era a norma. Quando fu eletto sindaco mantenne la parola e chiuse il locale di preghiera. Invece con la Montemerli facevo sempre discussioni, in cui non ci sono mai stati problemi.

Ha raccolto firme, alle primarie del Pd nel 2014, per il candidato Giuliano Maioli, facendo votare molti immigrati al seggio di Felina. Perché lo ha fatto? Si considera vicino al Partito Democratico?
Io non mi consideravo vicino a nessun partito. Raccolsi i voti perché lui ci promise un locale a norma in cambio del nostro appoggio.

Lei è accusato di criticare apertamente gli stili di vita occidentali. Però è venuto a vivere qui, le sue figlie frequentavano le nostre scuole e lei e la sua famiglia ricevevate le stesse cure che spettano i cittadini italiani. Avevate anche aiuti dal Comune che le pagava l’affitto, a quanto pare. Cos’è dunque che non funziona qui in Occidente? Glielo chiedo perché mi sembra che lei ci stesse bene. Tanto che vuole tornarci. O no?
Io non ho mai criticato lo stile di vita occidentale e le mie figlie si vestono all’occidentale. Sono solo accuse e, se fosse vero, non vorrei tornarci.

Cosa ne pensa dello Stato islamico e come giudica Al Baghdadi?
L’Isis non ha niente a che fare con l’Islam. Sono assassini. Perché l’Islam è una religione di pace e convivenza. All’epoca i musulmani convivevano con i cristiani e gli ebrei con un rispetto reciproco.

E’ stato interrogato dalle autorità marocchine. Come l’hanno trattata e cosa le hanno detto? Hanno preso provvedimenti nei suoi confronti?
Le autorità marocchine mi hanno trattato molto molto bene perché  sanno che sono una persona innocente e onesta e rimarrò per sempre così, perché così insegna la mia religione. Farò ricorso al Tar, perché sono innocente. La polizia marocchina mi ha trattato molto bene perché sanno che sono pulito e sono uscito dalla questura senza passare dal giudice.

La sua famiglia dove è adesso? Tornerà a vivere a Carpineti?
Certamente la mia famiglia tornerà a Carpineti, perché le mie figlie devono continuare i loro studi. Sono nate in Italia e rimarranno in Italia.