L’allarme Cna: “In imposte il 60% del reddito, urge cambiare”

8 agosto 2016 | 16:54
Share0
L’allarme Cna: “In imposte il 60% del reddito, urge cambiare”

Gli artigiani lanciano una piattaforma per una controriforma delle tasse

REGGIO EMILIA – Anche se quest’anno il giorno della “liberazione dalle tasse” (ovvero l’ultimo giorno dell’anno nel quale le imprese lavorano per pagare tasse, oneri e contributi e cominciano a guadagnare per se’) a Reggio Emilia e’ arrivato il 29 luglio, due giorni prima rispetto al 2015, “artigiani e pmi hanno poco da festeggiare, dal momento che il peso complessivo del fisco colpisce il 60,9% del reddito d’impresa”.

Lo segnala Fabio Bezzi, direttore della Cna reggiana, che ha stilato un “decalogo” per aiutare lo sviluppo delle imprese locali. Le proposte avanzate rientrano in tre linee d’azione: una “piu’ consistente riduzione della pressione fiscale, il capovolgimento della tendenza a trasferire sulle imprese gli oneri dei controlli” e “l’uso intelligente della leva fiscale per aumentare la domanda interna”.

Tra le proposte specifiche, quella di rendere l’Imu sugli immobili strumentali completamente deducibile dal reddito d’impresa, utilizzare le risorse provenienti dalla spending review e dalla lotta all’evasione per ridurre la tassazione sul reddito delle imprese personali e sul lavoro autonomo e introdurre “una misura premiale che riduca l’imposizione sul reddito incrementale rispetto al reddito ideale stimato dagli studi di settore”. Ma anche introdurre “l’Iri (Imposta sul reddito delle imprese) per consentire alle imprese personali di allineare l’imposizione sui redditi reinvestiti in azienda a quella applicata alle societa’ di capitali”.

Bezzi si augura inoltre possa essere la “volta buona per l’inversione di tendenza dettata dal direttore dell’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi, e da Cna piu’ volte prefigurato, nel rapporto tra i piccoli contribuenti e l”amministrazione fiscale, finora caratterizzato da un elevato livello di tensione e contenzioso”. Infatti, “l’abbandono delle attivita’ di recupero solo formali e della caccia all’errore involontario, ma soprattutto l’impegno a realizzare la proporzionalita’ dell’azione di contrasto, concentrata finalmente sui grandi evasori, potrebbero segnare una svolta significativa nel lungo percorso verso la ripresa”, chiude il direttore.