La Lega contro i corsi di nuoto per sole musulmane

22 agosto 2016 | 19:04
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La Lega contro i corsi di nuoto per sole musulmane

L’iniziativa, partita nel 2013 nella piscina “Filippo Re” di Reggio Emilia e promossa da Uisp e associazione Mondinsieme, finisce nel mirino della Lega nord

REGGIO EMILIA – Un corso di nuoto e acquagym per sole donne. Ma a cui si iscrivono di fatto esclusivamente cittadine musulmane. L’iniziativa, partita nel 2013 nella piscina “Filippo Re” di Reggio Emilia e promossa da Uisp e associazione Mondinsieme, finisce per questo nel mirino della Lega nord. In base al calendario 2016 pubblicato sul sito della Uisp le lezioni si tengono il martedi’ e sabato e in quegli orari, specifica Mondoinsieme, il personale addetto alla piscina e’ solo di sesso femminile.

Questo per rispondere “alla necessita’ di molte cittadine reggiane, che per motivi prettamente antropologici e culturali vivono da sempre un senso di esclusione da strutture e offerte sportive per un puro senso di pudore”. Per il commissario del Carroccio reggiano Matteo Melato, si tratta invece di “un vero affronto alla nostra cultura” in quanto, se lo scopo del progetto e’ l’integrazione, “ghettizzare in una piscina le sole donne mussulmane e vietare l’accesso agli uomini quale integrazione persegue?”.

In pratica per il leghista si tratta quindi di un modo “per mascherare un corso per sole donne musulmane”. Non solo. “L”associazione Mondinsieme – puntualizza Melato – e’ lautamente finanziata dal Comune di Reggio Emilia, quindi dalle tasse di tutti i cittadini di qualsiasi sesso, cultura e religione”.  E per questo la vicenda dei corsi avra’ un seguito anche in sala del Tricolore, dove il consigliere comunale e segretario della Lega nord Emilia Gianluca Vinci ha gia’ depositato un’interrogazione su Mondinsieme “per verificare su questa attivita’ e sui finanziamenti ricevuti dal Comune”.

Nel merito invece, secondo la Lega, “questi atteggiamenti e attivita’ portano la nostra societa’ a regredire verso tempi che la nostra cultura ha superato ormai da tempo dove maschi e femmine venivano divisi e le donne nascoste alla vista di altri uomini. Le donne nella nostra cultura hanno ottenuto giustamente le loro liberta” nel corso degli anni e prestare il fianco a queste iniziative e” uno schiaffo a chi ha combattuto per ottenerle”.

Se dunque “le donne musulmane vogliono fare acquagym – dice Melato – possono tranquillamente partecipare a quelle organizzate, anche con istruttori uomini, nella stessa vasca con cattoliche, ebree, ortodosse. Questa e’ la vera integrazione da perseguire. Basta piegare la schiena sotto un finto buonismo”. A questo proposito il Carroccio ritorna sulle dichiarazioni dell’assessore comunale alle Pari Opportunita’ Natalia Maramotti, secondo cui vietare il burkini nelle piscine reggiane porterebbe a favorire la radicalizzazione. “Noi, invece – chiude il commissario leghista – chiediamo subito un’ordinanza che lo vieti”.