Alleanza fra istituzioni per il turismo in Appennino

3 agosto 2016 | 19:35
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Alleanza fra istituzioni per il turismo in Appennino

Accordo siglato tra Camera di Commercio, Unione dei Comuni e Parco nazionale dopo l’individuazione regionale del territorio montano come area-pilota per nuovi programmi di sviluppi sostenuti dal finanziamento pubblico

REGGIO EMILIA – Camera di Commercio, Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano e Unione montana dei Comuni dell’Appennino reggiano lanciano una nuova e inedita alleanza per lo sviluppo della montagna.

I tre enti, infatti, hanno sottoscritto oggi un “Accordo interistituzionale per un sistema turistico locale e d’Appennino”, condizione ritenuta essenziale per un lavoro sistematico e stabile sul settore e per assicurare anche il miglior impatto delle decisioni che hanno visto dapprima l’inserimento dell’Appennino Emiliano fra le aree interne scelte dalla Regione Emilia-Romagna tra quelle candidate ad entrare nella strategia nazionale del Governo per le aree interne e, successivamente, l’individuazione della stessa zona appenninica come area interna-pilota per la realizzazione di nuovi programmi di sviluppo nei settori della sanità, dei trasporti, della scuola e dello sviluppo economico.

“Un risultato straordinario – sottolineano il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi, il presidente del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, Fausto Giovanelli, e il presidente dell’Unione montana dei Comuni dell’Appennino reggiano, Enrico Bini – che convoglierà nuove risorse verso la nostra montagna, sulla base di progetti ben definiti per obiettivi ed azioni la cui elaborazione parte proprio dall’accordo interistituzionale siglato oggi ed orientato a quello sviluppo turistico che sicuramente rappresenta uno degli elementi essenziali per la crescita economica complessiva dell’Appennino”.

Alle azioni sono interessati i Comuni reggiani di Ventasso (in cui sono confluiti quelli di Busana, Collagna, Ligonchio e Ramiseto), Carpineti, Casina, Castelnovo ne’ Monti, Toano, Vetto, Villa Minozzo, Baiso, Vezzano sul Crostolo e Canossa, cui si aggiungono alcuni comuni di Parma e uno di Modena inclusi nel territorio del Parco nazionale.

“Nei prossimi anni – spiegano Landi, Bini e Giovanelli – in questi territori si presenteranno nuove e rilevanti opportunità di attività sistemiche che vanno anche oltre la Strategia nazionale per le Aree Interne di cui queste zone sono area pilota; pensiamo, ad esempio, allo sviluppo dell’area MAB UNESCO tosco-emiliana, al Piano di Sviluppo Regionale, all’Agenda Leader, alle progettualità annunciate dalla Regione Emilia Romagna con la Conferenza Economica dell’Appennino”.

“Siamo dunque di fronte – sottolineano i protagonisti dell’accordo – ad una stagione di opportunità straordinarie per sviluppare un sistema turistico locale competitivo, strutturato, capace di generare in modo continuativo ricadute importanti sull’economia locale, ed è proprio di fronte a queste condizioni che un “patto interistituzionale” come questo può e deve generare azioni ed obiettivi omogenei nel territorio e programmi precisi definiti annualmente con il coinvolgimento delle parti sociali e imprenditoriali”.

“In questi anni – proseguono Landi, Bini e Giovanelli – non sono mancate le buone esperienze di rete tra gli operatori del turismo e di collaborazione pubblico-privato (tra queste il progetto Parco Appennino Turismo, cofinanziato dall’Ente camerale e gestito dal Parco nazionale con il coinvolgimento delle imprese locali), ma con questo accordo compiamo un passo decisivo per mettere a sistema un’offerta di alto profilo qualitativo e innovativa sia sul mercato nazionale che internazionale”.

Il programma annuale di lavoro avrà un suo fondamentale momento di elaborazione in un seminario di studio (denominato nell’accordo “Conferenza per il Turismo in Appennino reggiano”) che definirà obiettivi, eventi e attività promozionali, modalità di qualificazione delle imprese e della loro offerta, partendo dall’analisi delle tendenze della domanda e dei target/obiettivi di sviluppo dell’offerta.

Ciascuno degli enti sottoscrittori dell’accordo, poi, metterà in campo impegni specifici. L’Unione dei Comuni gestirà e rafforzerà (anche con professionalità integrative) l’ufficio comprensoriale IAT, assicurando anche le attività organizzative e di coordinamento necessarie alla gestione dell’accordo ed il raccordo con i Comuni coinvolti.

La Camera di Commercio assicurerà il supporto del proprio Ufficio  studi e dell’Osservatorio Appennino reggiano, assumendo anche specifiche iniziative di compartecipazione a programmi per la qualificazione e la competitività delle imprese, alle azioni di marketing  territoriale e alla promo-commercializzazione delle offerte espresse dal territorio.

Il Parco nazionale interverrà sulla rete dei punti di informazione e centri visita e aprirà una più ampia partecipazione alle iniziative promozionali, formative e di ricerca e sviluppo connesse ad una serie di progetti e programmi già in corso, quali Cert Europ Turismo Sostenibile, Orizzonti Circolari, Parco Appennino Turismo, Parco nel Mondo e altri ancora.

Una serie di azioni comuni e individuali sulle quali lavorerà un Comitato di Coordinamento per il Turismo d’Appennino (CCTA) che prenderà il via nelle prossime settimane.