Turchia, oltre 2.800 militari arrestati: alta tensione con Usa

16 luglio 2016 | 18:33
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Turchia, oltre 2.800 militari arrestati: alta tensione con Usa

Il premier turco Binali Yildirim: “Non riesco a immaginare un Paese che possa sostenere quest’uomo”. Si riferisce a Fethullah Gulen considerato da Erdogan la mente del golpe attualmente negli Stati Uniti in esilio

REGGIO EMILIA – Sono oltre 190 i morti durante il tentativo fallito di colpo di Stato avvenuto in Turchia: l’ultimo bilancio è stato reso noto dal generale Umit Dundar, facente funzioni del capo delle forze armate: si tratta di 41 ufficiali di polizia, due soldati, 47 civili e 104 persone descritte come complottisti. Sono 1.154 i feriti. La notte piu’ lunga si conclude dunque con il fallimento del golpe tentato da una fazione dell’esercito contro il presidente Tayyip Erdogan.

Sono 2.839 finora i militari arrestati. Il premier turco Binali Yildirum ha detto che nella costituzione del Paese non è prevista la pena di morte, ma aggiungendo che il governo considererà cambiamenti legali per accertarsi che simili tentativi di colpo di stato non si ripetano mai più.

Il massimo organismo turco di controllo dei magistrati e procuratori ha sollevato dall’incarico 2.745 giudici in tutto il Paese. Lo scrive l’agenzia Anadolu, precisando che la decisione è stata presa in una riunione di emergenza dell’Alto consiglio di giudici e procuratori, questa mattina. La stessa fonte aggiunge che la riunione aveva lo scopo di adottare misure disciplinari contro i giudici sospettati di avere collegamenti col religioso musulmano Gulen che vive in Usa ed è stato accusato di aver ispirato il fallito golpe.

Tornato a Istanbul, il presidente si è concesso piu di un bagno di folla nella zona dell’aeroporto. Acclamato da migliaia di sostenitori, che ha salutato con il gesto della rabbia, mutuato dai Fratelli musulmani, il ‘sultano’ ha ringraziato il suo popolo per averlo sostenuto scendendo in piazza, mentre una folla festante sventolava bandiere turche e inneggiava ad Allah. A loro, ha promesso che “i traditori” che hanno tentato di rovesciarlo “pagheranno un caro prezzo”.

Intanto un elicottero Blackhawck è atterrato stamane in Grecia con a bordo 7 ufficiali dell’esercito turco e un civile, che hanno chiesto asilo poltico alle autorità di Atene dopo il fallito colpo di Stato in Turchia. I fuggitivi sono stati arrestati. Immediatamente dopo, da Ankara il ministro degli esteri turco Mevlut Cavusoglu ha fatto domanda di estradizione alla Grecia, accusando gli otto di essere golpisti.

“Non riesco a immaginare un Paese che possa sostenere quest’uomo”, Fethullah Gulen, “questo leader di un’organizzazione terroristica, soprattutto dopo la scorsa notte. Un Paese che lo sostenga non è amico della Turchia. Sarebbe persino un atto ostile nei nostri confronti”. Così il premier turco Binali Yildirim, riferendosi agli Usa, dove Gulen – che Ankara accusa di aver organizzato il fallito tentativo di golpe – vive in auto-esilio dal 1999. Yildirim ha ricordato che la Turchia ha già inviato una richiesta di estradizione.

L’accusa di Erdogan, dunque, è che la mente dietro il golpe sia il suo ex alleato, diventato nemico numero uno, l’imam e magnate auto-esiliatosi in Usa, Fethullah Gulen. Che pero’, in un comunicato, ha condannato il tentativo di golpe, giurando di esserne estraneo: “Per qualcuno come me che ha sofferto sotto diversi colpi di stato militari nelle ultime cinque decadi, è particolarmente offensivo essere accusato di avere legami con un tentativo del genere”.