Siria, bombardato un ospedale pediatrico

29 luglio 2016 | 18:43
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Siria, bombardato un ospedale pediatrico

La struttura, sostenuta da ‘Save the children’ e ‘Syria Relief’, si trova nella provincia siriana di Idlib, zona sotto il controllo dei ribelli, e ha subìto gravi danni. Si tratta dell’unica clinica ostetrica nel raggio di circa 110 chilometri

REGGIO EMILIA – L’ospedale pediatrico di Idlib, in Siria, è stato colpito da una raid aereo che ha causato vittime tra pazienti e medici. Lo denuncia Save the Children secondo quanto riportato dalla Bbc. Nella struttura, la più grande della zona, vengono effettuati 300 parti al giorno. Non è chiaro per il momento il numero di morti e feriti ne’ chi abbia sganciato le bombe.

Le immagini che circolano sul bombardamento mostrano parte dell’ospedale completamento distrutto. Nella struttura, precisa Save the Children che attraverso il suo partner Syria Relief la finanzia, vengono accolti oltre 1.300 donne e bambini ogni mese.

Non si sa ancora da quale delle parti in conflitto sia stato condotto il raid, ma la cittadina è nelle mani dei ribelli del Libero Esercito Siriano e, insieme alla struttura sanitaria, è stato colpito e gravemente lesionato anche un edificio adiacente della Difesa Civile, un corpo volontario di auto-tutela che opera nelle zone del Paese controllate dalle forze ostili al regime di Bashar al-Assad.

Il complesso è rimasto in parte distrutto, specie il settore dell’ingresso principale. Si tratta dell’unica clinica ostetrica nel raggio di circa 110 chilometri della Siria nord-occidentale.

L’Onu alla Russia: “Lasciate a noi il corridoio umanitario per Aleppo”
L’inviato speciale delle Nazioni Unite per la Siria Staffan de Mistura ha proposto oggi alla Russia di delegare all’Onu la gestione del corridoio umanitario per la città siriana di Aleppo. “Abbiamo studiato l’iniziativa russa”, ha detto de Mistura, ma, in attesa di ulteriori informazioni, servono “miglioramenti”, ha aggiunto sottolineando che la pausa di 48 ore per l’accesso umanitario discussa dal Consiglio di sicurezza dell’Onu deve essere sostenibile ed elencando alcuni “suggerimenti”. “Il nostro suggerimento ai russi è di lasciare a noi il corridoio stabilito su loro iniziativa. L’Onu ed i suoi partner umanitari sanno cosa fare, hanno esperienza ed è il nostro lavoro”, ha detto de Mistura parlando ai giornalisti.

L’inviato dell’Onu ha inoltre sottolineato che nessuno deve essere costretto a lasciare la città assediata di Aleppo, ma chi vorrà farlo deve potersi recare nella zona di sua scelta o avere opzioni. Inoltre devono esserci garanzie per la protezione dei civili, sia che decidano di restare o sia che scelgano di andare altrove tramite i corridoi, ha detto de Mistura affermando di credere che i russi sono aperti a suggerimenti e consigli. “Il tempo sta scadendo” per la popolazione di Aleppo ed Aleppo è “un luogo emblematico” ed il modo in cui sarà gestita la situazione in questa città del nord della Siria, senza dimenticare altre località della Siria, è un “elemento importante che puo’ avere un impatto sul quanto ci proponiamo di fare nelle prossime settimane”, ha detto de Mistura che si prefigge di riavviare a fine agosto i colloqui intra-siriani per una soluzione al conflitto.