Serata per ricordare il giudice Borsellino e Rita Atria

23 luglio 2016 | 16:16
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Serata per ricordare il giudice Borsellino e Rita Atria

Il Movimento Agende Rosse Rita Atria di Reggio Emilia e provincia, organizza una serata, dalle 19 alle 22, domenica 24 in piazza Martiri 7 luglio

REGGIO EMILIA – Domani sera. domenica 24 luglio, il Movimento Agende Rosse Rita Atria di Reggio Emilia e provincia, organizza una serata, dalle 19 alle 22, a Reggio Emilia, in piazza Martiri 7 luglio accanto al monumento alla Resistenza e allo stele che ricorda i nostri Martiri del 7 luglio 1960. La serata è dedicata a Paolo Borsellino e Rita Atria. Paolo Borsellino, giudice e magistrato, viene massacrato il 19 luglio del ’92, con la sua scorta (Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina).

Rita Atria, giovane diciassettenne, è testimone di giustizia, è sotto protezione. Al giudice Paolo Borsellino denuncia i crimini commessi dalla sua famiglia di mafia, denuncia i crimini commessi dai mafiosi di Partanna. Dopo la strage del 19 luglio è disperata, sa che senza la vicinanza del giudice Borsellino la cercheranno, la uccideranno e il 26 luglio si lascia cadere dalla finestra dell’appartamento, a Roma, in cui vive sotto protezione. La madre già l’ha ripudiata ma dopo la morte, nel cimitero di Partanna, distrugge la lapide della figlia. La logica mafiosa non contiene vincoli di sangue.

Scrivono gli organizzatori: “Rita Atria è stata scelta da noi e dà il nome al nostro gruppo. In questa serata leggeremo di Paolo Borsellino, la sua statura di giudice e di uomo ci fa riflettere, meditare.. forse cambiare.. Leggeremo di Rita Atria, di questa bambina che ha voluto riportare a Partanna e a noi il coraggio di rischiare per rifuggire l’omertà di un sistema mafioso infiltrato e dilagante. Leggeremo di noi, del territorio reggiano, della provincia reggiana, della mafia che è qui. Tradurremo questo momento in un centro di riflessione comune per ripartire o cercare di continuare a camminare nella verità di se stesse e se stessi”.