San Martino in Rio, blitz in un laboratorio cinese

15 luglio 2016 | 11:27
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San Martino in Rio, blitz in un laboratorio cinese

Carabinieri e ispettorato del lavoro sono entrati in una stireria di via Barbieri. Trovati un clandestino e due operai assunti ireggolarmente. Attività chiusa e proprietario denunciato

SAN MARTINO IN RIO (Reggio Emilia) – Blitz dei carabinieri e dell’ispettorato del lavoro in una stireria in via Barbieri a San Martino in Rio. I controlli hanno consentito di appurare diverse irregolarità tanto da disporne l’immediata sospensione dell’attività.

L’accesso al laboratorio, eseguito anche in collaborazione di personale dell’Ausl reggiana e della polizia locale di San Martino in Rio, ha permesso di individuare un uomo che, alla vista dei militari, ha tentato di fuggire senza però riuscirvi. I successivi accertamenti eseguiti nei confronti dell’uomo hanno appurato che era privo di documenti e del tutto irregolare sul territorio italiano, tanto da procedere all’immediato fotosegnalamento, necessario per la sua identificazione.

Per l’uomo, un cittadino cinese 52enne, è quindi scattata una denuncia in stato di libertà per violazione delle norme previste dal testo unico sull’immigrazione. Nella stireria, inoltre, i carabinieri hanno individuato altri due cinesi che vi lavoravano pur non essendo regolarmente assunti.

Nei guai, per violazione alla normativa sull’immigrazione, è finito quindi anche il titolare del laboratorio, un 36enne anch’esso cinese abitante a San Martino in Rio che, oltre a vedersi sospendere l’attività artigianale per aver impiegato in misura pari o superiore al 20% manodopera non regolarmente assunta, dovrà rispondere davanti alla magistratura reggiana di aver ospitato e dato lavoro a cittadini stranieri non in regola con le norme relative al soggiorno sul territorio nazionale.