Rubiera, ceramica Rondine: incertezza su assetti societari

15 luglio 2016 | 18:53
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Rubiera, ceramica Rondine: incertezza su assetti societari

Isoci hanno una quota più o meno identica, ma pare che ci sia la volontà da entrambe le parti di acquisire più peso nell’azienda. Convocato mercoledì il secondo appuntamento per il rinnovo del cda. Il nodo dello stabilimento di Vetto

RUBIERA (Reggio Emilia) – Attesa e preoccupazione per la situazione riguardante l’assetto societario ed il futuro industriale e occupazionale della Ceramica Rondine, importante gruppo ceramico con stabilimenti sia in provincia di Reggio Emilia (a Rubiera e a Vetto) che in provincia di Modena, con un complessivo di circa 300 operai occupati tra tutte le unità operative industriali.

È stato convocato per mercoledì prossimo, tra tutte le componenti societarie dell’azienda (Famiglia Giacobazzi e l’azienda turca Seramiksan), il secondo appuntamento relativo al rinnovo del consiglio di amministrazione che dovrà fare luce sul prossimo assetto societario e quindi sul futuro industriale della Rondine. Il fatto è che i soci hanno una quota più o meno identica, ma pare che ci sia la volontà da entrambe le parti di acquisire più peso nell’azienda.

Scrive la Cgil: “Già da diverso tempo ci stiamo confrontando insieme alle istituzioni in merito ad alcuni importantissimi aspetti non ancora chiariti tra i quali  sicuramente un posto di assoluta priorità è occupato dall’assetto societario non ancora definito. Altri elementi importanti della discussione riguardano la pianificazione di investimenti sullo stabilimento di Rubiera, anche questi non ancora deliberati, e il futuro dello stabilimento di Vetto (ex Sadon), sul quale pende come una spada di Damocle la scadenza del contratto di affitto nel giugno 2017 (nell’azienda lavorano 92 dipendenti, ndr), effettuato dall’azienda stessa con il fallimento della ex ceramica Sadon. Affitto che non potrà più essere prorogato (e in questo caso la proprietà tornerebbe al fallimento, ndr). Auspichiamo e rivendichiamo  il raggiungimento in tempi brevi  una soluzione che garantisca un futuro industriale e occupazionale per tutti i lavoratori”.

Da segnalare che i conti dell’azienda sono in ordine. Il fatturato è quasi raddoppiato negli ultimi anni e i bilanci hanno un segno positivo.