Rio Saliceto, ricarica Postepay e fugge: denunciato

10 luglio 2016 | 08:49
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Rio Saliceto, ricarica Postepay e fugge: denunciato

Truffa l’accusa mossa al giovane di Brescello denunciato dai carabinieri di Campagnola che richiedono a suo carico anche il foglio di via

RIO SALICETO (Reggio Emilia) – Ha chiesto ed ottenuto una ricarica di oltre 300 euro sulla sua carta postepay poi quando è stato il momento di pagare, consapevole dell’assenza del pos, ha consegnato alla tabaccaia di Rio Saliceto il bancomat sostenendo di non aver danaro contante. L’esercente in buona fede ha indicato al cliente la banca dove poter prelevare i soldi per il pagamento e poi ha atteso invano il cliente che ovviamente è sparito nel nulla.

La tabaccaia ha chiamato i carabinieri della stazione di Campagnola Emilia e ha fatto denuncia. Grazie alle immagini dell’impianto di videosorveglianza i militari sono risaliti all’identikit dell’autore della truffa. Dopo alcuni giorni i carabinieri, nel centro del paese, hanno notato un uomo simile al truffatore: fermato, è stato portato in caserma e riconosciuto come autore della truffa anche dalla stessa commerciante.

E’ un 22enne di Brescello che i carabinieri hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia per il reato di truffa. Visti i precedenti di polizia specifici posseduti dal giovane, che probabilmente a distanza di alcuni giorni è tornato nello stesso paese per raggirare altra tabaccaia, oltre alla denuncia per truffa i militari hanno inoltrato a suo carico alla questura reggiana, anche la proposta per l’emissione del foglio di via obbligatorio da comune di Rio Saliceto per tre anni.

Sull’odierno indagati ora stanno convergendo le indagini dei carabinieri nella forte ipotesi che abbia compiuto truffe analoghe ai danni di tabaccai ed esercenti anche di altri comuni della provincia. Il consiglio dei carabinieri ai commercianti è quello di farsi consegnare materialmente il denaro prima dell’operazione in quanto una volta avviata la procedura di pagamento non si può più tornare indietro: se poi come l’odierno caso il cliente riesce a farsi credere e guadagnare l’uscita con la scusa di andare a prendere i soldi la truffa purtroppo è servita.