Rincari Seta, la Uil accusa: “Li hanno voluti i politici”

19 luglio 2016 | 15:09
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Rincari Seta, la Uil accusa: “Li hanno voluti i politici”

Il sindacato: “Il piano con gli aumenti del +25% è dell’assessore Giacobazzi, manca un progetto. Diminuire le tariffe a Reggio e Piacenza”

REGGIO EMILIA – Le nuove tariffe dell’azienda dei trasporti pubblici Seta? Andrebbero abbassate anche a Reggio Emilia e a Piacenza, invece che “armonizzate al rialzo” in tutta l’Emilia. Lo segnala la Uil di Modena e Reggio, che torna a farsi sentire dopo la commissione di ieri sera in Comune a Modena col presidente Seta Vanni Bulgarelli, che fra l’altro ha specificato come i ritocchi alle tariffe non li abbia chiesti l’azienda.

Attacca il segretario Uil Luigi Tollari: “Siamo intervenuti giorni fa riguardo gli aumenti spropositati e sproporzionati del 25% delle corse di Seta. L’abbiamo fatto pensando che il presidente Vanni Bulgarelli avesse un progetto industriale e avesse trovato il modo di realizzare il rinnovo del parco-vetture a spese degli utenti nonostante i 14 milioni di utili conseguiti dal gruppo. Niente di tutto questo, veniamo a sapere che Seta – rincara la segreteria Uil di Modena e Reggio – non ha chiesto niente e la decisione di aumentare e’ a capo della politica, in particolare nella figura dell’assessore Gabriele Giacobazzi. Prima se ne e’ rimasto zitto e poi solo di fronte alle pressioni si e’ fatto vivo. Credeva che non se accorgesse nessuno?”.

Ecco allora cosa chiede il sindacato, sulle nuove tariffe previste dal primo agosto: “Si fa distinzione tra utilizzatore occasionale non abbonato e abbonato. Si e’ intervenuti successivamente sulla fascia di eta’ fino a 14 anni (quella della terza media). Per noi resta determinante agire anche in quella fascia delle pensioni minime, nella terza eta’, quelli che non hanno alcun bonus e alcun privilegio”. Conclude allora Tollari: “Se vi saranno investimenti in nuove vetture non puo’ che giovarne la qualita’ del servizio, e quindi con maggiori utilizzatori si suppone vi siano maggiori entrate. Sull’uniformita’ di trattamento, non e’ certo una esigenza della popolazione armonizzare al rialzo le tariffe. Semmai – insiste il segretario Uil – andrebbero abbassate a Reggio e Piacenza, se vi sono le condizioni di bilancio”.