Ocalan e il popolo curdo sono cittadini reggiani

19 luglio 2016 | 13:32
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Ocalan e il popolo curdo sono cittadini reggiani

Lo ha deciso il Consiglio “per il suo impegno nell’individuare una soluzione pacifica e non disgregativa della questione curda”

REGGIO EMILIA – Il Comune di Reggio Emilia ha conferito la cittadinanza onoraria al popolo curdo e, per esso, al proprio leader Abdullah Öcalan, in segno di riconoscimento e condivisione dei principi di democrazia, uguaglianza e libertà per il popolo stesso. La decisione è stata presa ieri dal Consiglio comunale, che ha approvato la delibera con 20 voti favorevoli (Pd, Movimento 5 Stelle, Sel) e 3 voti contrari (Forza Italia).

La cittadinanza onoraria viene conferita a Öcalan per il suo impegno nell’individuare una soluzione pacifica e non disgregativa della questione curda, attraverso il riconoscimento delle differenze culturali e nazionali dei curdi all’interno di uno Stato unitario. Una politica di fratellanza, dialogo e convivenza tra i popoli turco e curdo che il leader porta avanti da diversi anni, anche attraverso la richiesta, alle istituzioni curde, di fondare una ‘Commissione di verità e giustizia’ per investigare i crimini commessi dal Pkk (partito dei lavoratori del Kurdistan, di cui era leader) e dalle forze di sicurezza turche.

Il popolo curdo ha anche assunto un importante ruolo nella difesa del Medio Oriente dalla guerra di conquista generata dall’Isis, in particolare nella riconquista della città di Kobane e degli altri territori occupati illegalmente dal califfato.

“Quanto avvenuto in queste ultime ore in Turchia fa acquisire ulteriori significati alla cittadinanza onoraria al popolo curdo — ha detto oggi, durante la presentazione della delibera in Consiglio comunale Serena Foracchia, assessora a Città internazionale e Diritti di cittadinanza del Comune di Reggio Emilia — Öcalan dal 1999 ha chiamato il popolo curdo al dialogo e alla pace, alla proposta di concedere alcune autonomie regionali nel rispetto dell’autorità nazionale turca. Il riconoscimento della ricerca del dialogo e della democrazia del popolo curdo trova il sostegno del nostro territorio anche grazie all’impegno di diverse associazioni: Anpi, La Pira e Rete reggiana per il Rojava”.

“Il presidente Öcalan è il legittimo rappresentante del popolo curdo, ed è il simbolo della sua lotta di autodeterminazione, per la pace e la risoluzione della questione curda e del conflitto mediorientale — ha detto Ozlem Tanrikulu, presidente dell’Ufficio d’informazione del Kurdistan in Italia (Uiki), in rappresentanza del popolo curdo, presente nei giorni scorsi nella Commissione consiliare dove è stata presentata la delibera — La diplomazia internazionale torna a essere protagonista del futuro delle nostre comunità e dei nostri popoli, siamo perciò grati al Comune di Reggio Emilia, città medaglia d’oro della Resistenza, per questo riconoscimento, un gesto che si aggiunge ad atti simili che altre realtà italiane stanno riconoscendo al presidente Öcalan. Una diplomazia fatta da comunità territoriali e dai Consigli comunali che le rappresentano, è il primo passo per costruire un futuro di pace per l’umanità e per dare voce e dignità a chi ha sacrificato la propria vita nella lotta per la libertà e la Democrazia. Ringraziamo anche tutte le associazioni che sono state sempre solidali e che hanno lavorato per far conoscere la storia del popolo curdo”.

Abdullah Öcalan, politico turco, ma di nazionalità curda, si è battuto per l’affermazione dei diritti umani e democratici del suo popolo e contro la repressione. È il simbolo della lotta del popolo curdo, a cui appartengono 40 milioni di persone divisi tra diversi Paesi del Medio Oriente: Turchia, Siria, Iraq e Iran. Oggi si trova in un carcere speciale turco, nell’isola di Imrali, in regime di isolamento da 16 anni, in condizioni giudicate ‘disumane’ dalla Corte europea dei diritti dell’uomo.