Novellara, la Fantinati: “Aumento Tari spropositato”

23 luglio 2016 | 17:50
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Novellara, la Fantinati: “Aumento Tari spropositato”

Il capogruppo di Lista Insieme per Novellara: “Perché non chiediamo a Sabar di farsi carico di questi mancati incassi e di non aumentarci il costo della gestione dei rifiuti?”

NOVELLARA (Reggio Emilia) – “L’aumento della Tari 2016 a Novellara è veramente spropositato. Le attività produttive, già in difficoltà per la crisi, subiranno un ulteriore aumento del 5% circa, mentre per le famiglie sarà un vero e proprio salasso, con aumenti che arrivano fino al 27% (a seconda del numero dei componenti del nucleo famigliare)”. Cristina Fantinati, capogruppo della Lista Insieme Novellara, lancia l’allarme dopo che anche la Cgil ha espresso preoccupazione sulla vicenda.

Scrive la Fantinati: “Il sindaco di Novellara tenta di giustificare questo aumento dando la colpa al mancato introito di 114mila euro, dei quali 54mila non incassati da imprese in crisi che hanno chiuso, 14mila da privati, per lo più stranieri che risultano irreperibili e infine 44mila euro di minori entrate per aumento di aree produttive detassabili, forse anche per effetto della crisi. La decisione del sindaco di recuperare i mancati introiti di chi non ha pagato aumentando la Tari a famiglie e imprese è veramente una cosa ingiusta, che un’amministrazione pubblica seria non dovrebbe fare”.

Ma, secondo la Fantinati, il sindaco “si dimentica di dire che gli aumenti della Tari non sono soltanto imputabili a questi 114mila euro di mancati incassi. Infatti, dal piano finanziario della Tari, si evince che c’è un aumento dei costi di gestione dei rifiuti che ci richiede Sabar (ben 150mila euro in più rispetto l’anno precedente). Come mai Sabar ci chiede più soldi per la gestione dei rifiuti? Ne chiederemo conto al sindaco nel consiglio comunale di lunedì anche perché analizzando il bilancio di Sabar, ci si accorge che continua a permanere un utile esageratamente elevato”.

La Sabar (che adesso è suddivisa in due aziende pubbliche Sabar SRL e Sabar SPA) fa un utile complessivo di ben 5 milioni di euro, sui quali paga 1.670.000,00 di tasse, pertanto dopo le imposte restano 3.330.000,00 euro di guadagno netto. Si chiede la Fantinati: “Perché invece di aumentare le tasse ai novellaresi, non si trova il modo di attingere a questi lauti guadagni di Sabar? Sabar non è forse un’azienda pubblica di proprietà dei cittadini degli 8 comuni della Bassa Reggiana? E’ eticamente accettabile che un’azienda pubblica, che incassa soldi pubblici dai cittadini, possa realizzare tali elevati guadagni? E che dire degli sfortunati novellaresi che da decenni subiscono pure il disagio e il danno ambientale, visto che la discarica si trova a Novellara? E come vengono gestiti i nostri soldi in Sabar? Ammetto che mi fa un certo effetto leggere sul bilancio Sabar costi per oltre 100mila euro di compensi direttore/CDA, o i 320mila euro di consulenze, o ancora i 300mila euro di donazioni e sponsorizzazioni ad associazioni varie”.

Continua la Fantinati: “Visto che Sabar può permettersi queste spese e realizza comunque questi guadagni elevatissimi, perché non chiediamo a Sabar di farsi carico di questi mancati incassi e di non aumentarci il costo della gestione dei rifiuti? Sabar è intoccabile? Sabar non può essere messa in discussione? Sabar non può gestire le risorse pubbliche in modo più efficiente ed efficace? Sabar non può perseguire una gestione economica tale da ridurre questi utili e permettere la diminuzione delle bollette dei rifiuti? E’ evidente che ai sindaci degli 8 comuni interessa che Sabar ottenga lauti guadagni, perché in questo modo i sindaci a fine anno possono ricevere da Sabar dividendi consistenti, soldi che però vengono utilizzati per investimenti scelti dal Sindaco, ma mai per ridurre le tasse ai cittadini”.

E conclude: “Noi comunque, dai banchi dell’opposizione, chiederemo al Sindaco di non aumentare la Tari, di venire incontro alle famiglie e alle imprese che soffrono la crisi, di cambiare strategia e metodo, di perseguire tutti i risparmi e le efficienze possibili e di abbandonare le solite politiche care alla sinistra di aumento continuo della spesa pubblica e di aumento continuo delle tasse”.