Lavoro: la Cgil ha raccolto 34mila firme pro-Referendum

2 luglio 2016 | 11:13
Share0
Lavoro: la Cgil ha raccolto 34mila firme pro-Referendum

Nuovo statuto dei lavoratori e Jobs Act: i dati dell’iniziativa referendaria del sindacato

REGGIO EMILIA – Sono trascorsi meno di tre mesi dal 9 aprile 2016, quando la Cgil ha dato il via alla raccolta di firme su quesiti referendari abrogativi sui temi del lavoro. Con lo slogan “mille banchetti in mille piazze”, è partita una mobilitazione per raccogliere le firme necessarie a presentare una Legge di iniziativa popolare sul nuovo Statuto dei lavoratori  “Carta dei diritti universali del lavoro” [33.758 firme] e i tre referendum abrogativi di pezzi importanti della legislazione sul lavoro: abolizione dei voucher [34.006 firme], ripristino della responsabilità solidale negli appalti [34.001 firme] e ripristino ed estensione dell’articolo 18 (licenziamenti illegittimi) [33.930 firme].

La raccolta è iniziata dopo la consultazione straordinaria degli iscritti: con 29.526 tra lavoratori e pensionati consultati su 111.198 iscritti (al 31.12.2015) pari al 26,5%. Un dato importante che, se rapportato alla popolazione votante del nostro territorio, 386.048 elettori ad aprile 2016, è pari al l’8,9%.

Sottolineano i membri della segreteria Cgil Reggio Emilia, Guido Mora, Luca Marchesini, Ramona Campari e Vanna Gelosini: “Un dato che testimonia la partecipazione e l’interesse dei cittadini verso i temi proposti – quello dell’abuso di dignità compiuto attraverso l’utilizzo incontrollato dei voucher; quello dell’ingiustizia prodotta dallo svuotamento dell’articolo 18 e quello relativo alla responsabilità solidale che il committente deve mantenere nei confronti dei lavoratori degli appalti e che chiediamo sia ripristinata – temi in definitiva su cui sono chiare l’inefficienza e l’inadeguatezza delle politiche messe in campo dal governo. Con i referendum e con la legge di iniziativa popolare vogliamo, dal basso, impegnare e vincolare il parlamento ad affrontare nel merito queste questioni e rivendicarne un cambiamento radicale”.

L’obiettivo è raggiungere quel milione di firme che la Cgil si è prefissata di raccogliere a livello nazionale. Ieri era l’ultimo giorno per la consegna delle firme certificate sui tre referendum. Per la “Carta universale” invece ci sarà ancora tempo per firmare fino ai primi di settembre, anche se per presentare una Legge di iniziativa popolare bastano 50mila firme a livello nazionale. Obiettivo già largamente superato.

I canali usati per raccogliere le firme sono stati tre: i luoghi pubblici (piazze, mercati, mense, ospedali, supermercati) in cui si sono raccolte 11.120 firme; i luoghi di lavoro con 15.890 firme; sedi sindacali con 6.996 firme. Il dato complessivo è così distribuito: a  Reggio 14.842, a Correggio 3.903, a Guastalla 5.589, a Scandiano 4.634, a Sant’Ilario 3.779 e a Castelnuovo Monti 1.259.

Sono state raccolte nei luoghi di lavoro direttamente dalle categorie 15.890 firme: Fiom  6.790,  Filctem 3.353, Funzione Pubblica 1.651, Flai 1.435, Filcams 878, Filt 592, Fillea 399, Slc 379, Flc 271,   Fisac 110, Nidil 32. Il Sindacato dei Pensionati (Spi) ha concentrato le proprie forze nella raccolta ai banchetti esterni quasi quotidiani.