L’addio al cavalier Ottavio Ferrari

7 luglio 2016 | 02:49
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L’addio al cavalier Ottavio Ferrari

Medico di fama a Milano, donò al Comune di Correggio circa 700mila euro per la costruzione della scuola dell’infanzia “Gigi e Pupa Ferrari” nel suo paese natale

CORREGGIO (Reggio Emilia) – Si sono celebrati ieri i funerali del cavalier Ottavio Ferrari, cittadino benemerito correggese che donò parte delle proprie risorse per la costruzione della scuola dell’infanzia “Gigi e Pupa Ferrari”. Nella cappella di famiglia del Cimitero di Correggio, alla cerimonia di sepoltura del feretro (proveniente da Milano) era presente l’amministrazione comunale.

Ferrari era nato a Correggio nel 1923, ma la lasciò nel 1946 per sviluppare la sua carriera professionale di medico otorinolaringoiatra a Milano, dove poi si sposò. Tuttavia non dimenticò mai il suo paese natale, tanto che nel 2010 donò al Comune di Correggio circa 700mila euro per la costruzione della scuola dell’infanzia. Da allora, più volte ritornò a Correggio, non mancando mai di fare visita ai bambini della scuola e fermandosi poi per pranzare in centro, appassionato delle prelibatezze gastronomiche locali.
“Ho semplicemente contattato il sindaco per domandare in quale modo potessi rendermi utile per quella che ancora oggi considero la mia città – commentò all’epoca dell’inaugurazione – Dalle mie parti faccio parte di un cda  di una scuola dell’infanzia e anche per questo so quanto è importante un servizio del genere per i bambini e le famiglie. Così, quando il sindaco mi ha fatto presente questa necessità, sono stato immediatamente felice di poter contribuire”.

Ottavio Ferrari ha ricevuto nel 2010 la civica benemerenza del Comune “per aver contribuito”, come si legge nella motivazione, “alla crescita sociale, civica ed economica della comunità correggese”.

Il sindaco Ilena Malavasi, domenica, saputo del decesso dell’anziano medico, ha espresso a nome della città di Correggio le più sentite condoglianze ai suoi amici e  conoscenti: “L’amministrazione comunale sarà presente al funerale, proprio per testimoniare l’affetto e la riconoscenza della città nei confronti di una persona che, con grande generosità, ha contribuito alla realizzazione di un servizio importante a favore dei bambini e delle famiglie correggesi”.