Giustizia, stallo assoluto in ufficio Sorveglianza

12 luglio 2016 | 18:33
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Giustizia, stallo assoluto in ufficio Sorveglianza

La Camera penale: arretrato enorme e colloqui sospesi da gennaio

REGGIO EMILIA – Nell’ufficio del magistrato di sorveglianza del Tribunale di Reggio Emilia e’ “stallo assoluto”. Lo scrivono i presidenti delle Camere penali della regione nella delibera che conferma l’astensione dalle udienze degli avvocati per il 13 e il 14 luglio prossimi. In dettaglio, nonostante “l’enorme mole di lavoro” di competenza, che comprende anche la gestione dei detenuti del carcere di Piacenza, dei reclusi in 41 bis del carcere di Parma e fino a poco tempo fa anche dei pazienti dell’Opg, l’ufficio e’ rimasto privo di un dirigente fino all’arrivo nel 2014 del magistrato di sorveglianza Maria Giovanna Salsi.

L’assenza ha cosi’ determinato un “enorme ritardo nella trattazione dei fascicoli” e la situazione si e’ ulteriormente aggravata dopo il pensionamento di un cancelliere dall’aprile del 2015. La Camera Penale reggiana, presiduta da Noris Bucchi, continua quindi a segnalare “ritardi insostenibili nella fissazione delle udienze, nella discussione dei reclami (molti dei quali pendono da quasi tre anni) e in particolare nell”assunzione delle decisioni sulle istanze per la concessione di liberazione anticipata, permessi e licenze” dei detenuti.

Gli avvocati, viene ricordato “hanno tentato di ottenere le udienze anche impegnandosi a far rinunciare alla presenza i propri assistiti, soprattutto nel caso dei 41 bis, in modo da evitare la trasferta in carcere del magistrato o la videoconferenza. Ma la collaborazione a nulla e’ valsa in quanto il problema a monte e’ la mancata iscrizione dei reclami”.

Anche il personale di cancelleria, a cui viene riconosciuto di essere stato “sempre molto disponibile” lamenta “l’impossibilita’ di continuare a lavorare”. Infine, segnala la Camera penale, “e’ sostanzialmente impossibile parlare con i magistrati perche’, stante il carico di arretrato, non ci sono piu’ appuntamenti dall’inizio dell’anno”. Lo sciopero degli avvocati, intanto, allunga i tempi del maxi processo Aemilia contro la ‘ndrangheta in corso a Reggio Emilia: due udienze sono infatti gia’ state cancellate (Fonte Dire).