Giovane rifugiato dona opera a biblioteca

11 luglio 2016 | 16:36
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Giovane rifugiato dona opera a biblioteca

Le iniziative, in programma da oggi al 22 luglio raggiungeranno l’apice venerdi’ quando, nella Sala del Tricolore l’assessore Foracchia conferira’ la cittadinanza italiana ed europea ad una ventina di cittadini stranieri che vivono sul territorio reggiano

REGGIO EMILIA – Una scultura intitolata “Esodo” che racconta la tragedia dei profughi sara’ inaugurata giovedi’ prossimo, 14 luglio, nella biblioteca Panizzi di Reggio Emilia. A realizzarla Sadiq Alizada, un giovane rifugiato afghano che ha intrapreso un percorso di integrazione con l’artista Giuliano Melioli. E’ solo uno dei 25 appuntamenti che il Comune di Reggio, iniseme a cooperative e associazioni di volontariato, organizza per il quarto anno in occasione del Nelson Mandela International Day, la giornata internazionale dedicata al premio Nobel per la pace sudafricano scomparso nel 2013.

Le iniziative, in programma da oggi (11 luglio) al 22 luglio raggiungeranno l’apice venerdi’ 15 luglio quando, nella Sala del Tricolore l’assessore Serena Foracchia conferira’ la cittadinanza italiana ed europea ad una ventina di cittadini stranieri che vivono sul territorio reggiano. Tra gli altri progetti quello del “Free project-canzoni dedicate a Mandela”, ovvero un nuovo cd del gruppo musicale reggiano “Tokio”, i cui proventi finanzieranno una biblioteca a Johannesburg.

Infine anche quest’anno una parte significativa delle iniziative del ”Mandela day” sara’ dedicata ai piu’ giovani, con una serie di appuntamenti organizzati nei parchi cittadini, nei campi estivi e nei centri sociali. “Si tratta di appuntamenti che ci auguriamo possano lasciare traccia nelle persone e portare a riflettere sul come potersi dedicare agli altri – spiega l’assessore alla Citta’ internazionale Serena Foracchia – cosi’ come chiese lo stesso Mandela. Ricordiamo il leader anti-apartheid pensando al contributo che possiamo dare agli altri, non solo a livello di cooperazione internazionale ma anche locale rispetto al tema dell”accoglienza”.