Cali di tensione, aziende ferme a Pieve e Mancasale

5 luglio 2016 | 16:56
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Cali di tensione, aziende ferme a Pieve e Mancasale

Unindustria denuncia disservizi nelle zone industriali e attacca il Comune: “Non c’è solo il tema delle nuove infrastrutture, ma anche dell’efficienza dell’esistente”

REGGIO EMILIA – Da diversi giorni Unindustria Reggio Emilia riceve segnalazioni da parte di importanti realtà produttive reggiane che hanno sede a Pieve Modolena di frequenti disservizi sulle linee elettriche. Lo denuncia Mauro Severi, presidente di Unindustria Reggio Emilia

Severi aveva già chiesto anche per l’area industriale di Mancasale ora in corso di riqualificazione, un “urgente ed improcrastinabile adeguamento della rete elettrica” e in particolare “la realizzazione di una cabina primaria che eviti i frequenti episodi di interruzione di corrente”.

Ora, prosegue Severi, “è quest’altra zona della città ed essere stata colpita da fermi di produzione causati da cali di tensione”. I danni riportati dalle aziende ”vittime”, dice Unindustria “sono ingenti e hanno avuto gravi ripercussioni sull’organizzazione del lavoro, soprattutto per quelle realtà che hanno un utilizzo intenso degli impianti”.

L’associazione riconosce che “la disponibilità del distributore locale è stata immediata, ma il tempo trascorso per riportare alla normalità le condizioni di fornitura non è stato all’altezza delle necessità delle imprese”. Inoltre, viene osservato, “il mese di luglio, storicamente, è uno dei più impegnativi per le industrie che tendono a massimizzare la produzione in vista della chiusura estiva”.

Unindustria chiede pertanto “la massima attenzione e un più puntuale monitoraggio delle linee che servono le area industriali per evitare nuove perdite di produzione e costi imprevisti”. Severi conclude non rinunciando ad una frecciata al Comune, con cui è di recente entrato in polemica sui temi dello sviluppo futuro della città. “Non esiste solo il problema di implementare le infrastrutture – dice il presidente – ma anche di mantenere efficienti quelle esistenti”.