Bangladesh, attese in serata le salme delle vittime

5 luglio 2016 | 03:21
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Bangladesh, attese in serata le salme delle vittime

La Farnesina: “Italiani a rischio”. La polizia: “Vittime uccise nei primi minuti dopo l’attacco”. Nuovi fermi: un professore universitario e due dei feriti

DACCA (Bangladesh) – Il rimpatrio delle salme delle 9 vittime italiane dell’attentato terroristico di Dacca “avverrà con ogni probabilità nella serata di domani (martedì, ndr)”: lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. All’arrivo a Roma, i cadaveri saranno portati nel Policlinico Gemelli per le autopsie.
La Procura di Roma a breve dovrebbe fare una rogatoria internazionale per ottenere dalle autorità del Bangladesh copia degli atti dell’indagine; il pm Francesco Scavo, titolare dell’inchiesta, potrebbe chiedere di interrogare il terrorista arrestato.

“In considerazione della presenza nel Paese di formazioni di ispirazione jihadista, non si può escludere il rischio di possibili ulteriori atti ostili”. Lo sottolinea la Farnesina nel sito ‘Viaggiare sicuri’, raccomandando agli italiani in Bangladesh la “massima prudenza, in particolare nei luoghi abitualmente frequentati da stranieri e di limitare gli spostamenti, soprattutto a piedi, allo stretto necessario”.
E stamane, la premier del Bangladesh Sheikh Hasina ha reso omaggio alle vittim, deponendo corone di fiori sulle bare presso le quali sventolavano le bandiere di India, Italia, Bangladesh, Giappone e Usa. Hanno partecipato anche rappresentanti dei vari Stati colpiti; poi è stato consentito l’accesso ai familiari e quindi a tutti i cittadini.

Intanto, la polizia bangalese fa sapere che i venti ostaggi del caffè di Dacca sono stati uccisi dai terroristi nei primi 20 minuti dell’attacco. Sempre ieri sono state fermate tre persone, tra cui il professore universitario Hasnat Karim, che era nel locale per festeggiare un compleanno ma ripreso a fumare in terrazza con i membri del commando. Fermate altre due persone che si trovano in ospedale, sospettate di avere avuto un ruolo. E se i terroristi erano ricchi rampolli bengalesi, i media, la politica e i servzi di sicurezza del Bangladesh riscutono se sia corretto attribuire all’Isis l’attentato piuttosto a gruppi jihadisti locali.