Aumenti non pagati, i dipendenti fanno causa alla Cna

20 luglio 2016 | 15:27
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Aumenti non pagati, i dipendenti fanno causa alla Cna

I sindacati: “Da aprile 2015 non danno gli aumenti previsti dal contratto nazionale, li mettiamo in mora”. Si parla di cifre che vanno da 450 euro per un impiegato di quarto livello a 1.400 per un quadro. La Cna: “Siamo sorpresi e amareggiati”

REGGIO EMILIA – Sempre agitazioni nella ”galassia” Cna in Emilia-Romagna, tra bilanci in affanno e rischi per i dipendenti. “È dall’aprile 2015 che Cna Reggio Emilia non riconosce ai propri dipendenti gli aumenti previsti dal contratto nazionale di lavoro del commercio, distribuzione e servizi”, dicono oggi le categorie interessate di Cgil-Cisl-Uil, minacciando di fare causa.

Addirittura, durante l’assemblea sindacale del 18 luglio scorso, i lavoratori interessati, una cinquantina, hanno comunicato all’associazione la “messa in mora” sulle mancate retribuzioni. Si parla di cifre che vanno da 450 euro per un impiegato di quarto livello a 1.400 per un quadro. La decisione della messa in mora “e’ stata presa dopo oltre 12 mesi di trattative in cui i dipendenti, nonostante la mancata erogazione salariale, hanno sempre continuato a lavorare con grande senso di responsabilita’, svolgendo spesso anche straordinari non retribuiti, per garantire il servizio alle imprese associate”, spiegano all”unisono le segreterie reggiane di Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil.

Si e’ arrivati a questo punto, precisano fra l’altro i sindacati, “dopo numerose proposte fatte all’associazione in merito alla soluzione di problematiche tecnico-organizzative e di riduzione dei costi”. La scelta di Cna Reggio di non erogare i minimi contrattuali “contrasta inoltre con quanto avvenuto a fine 2015, quando l’associazione ha conferito premi ad una parte del personale dipendente con l’ennesimo atto unilaterale”.

Il tutto e’ emerso ufficialmente solo durante l’ultimo incontro delle organizzazioni dei lavoratori con la direzione aziendale, e solo “a seguito di esplicita domanda” anche da parte della Rsu. Dunque, si sarebbe al paradosso. Cna evidentemente “non ha soldi per rispettare il contratto ma li ha per premiare chi lei decide”. Il punto, secondo le sigle Cgil-Cisl-Uil, e’ che Cna non e’ una semplice impresa di servizi, ma una associazione di rappresentanza, “che dovrebbe fare del rispetto delle regole e dei contratti di lavoro una questione fondante la propria attivita’ nonche’ di esempio per le imprese a lei associate”.

Concludono allora i sindacati: “Giudichiamo grave la mancanza di trasparenza con cui Cna si e’ posta nel percorso negoziale svolto fin ora e non escludiamo di intraprendere le azioni legali conseguenti la lettera di messa in mora sottoscritta dai lavoratori, affinche’ Cna riconosca quanto dovuto ai propri dipendenti”.

La Cna: “Siamo sorpresi e amareggiati”
“Sorpresi, amareggiati. All’ultimo incontro avuto l’undici luglio scorso ci siamo lasciati dandoci appuntamento a fine mese in attesa di quanto si sta decidendo a livello regionale. Nulla lasciava intendere una reazione con questi toni”. Il direttore generale di Cna Reggio Emilia, Fabio Bezzi, risponde così alla nota con cui nella giornata di oggi i rappresentanti del commercio di Cgil, Cisl e Uil hanno annunciato la messa in mora dell’associazione.

“Pensavamo di aver iniziato un lavoro comune per la ricerca di soluzioni contrattuali condivise da applicare, così come previsto dal protocollo d’intenti siglato tra le parti a dicembre 2015. Da allora ci siamo incontrati in un clima che pareva collaborativo. Nei prossimi giorni cercheremo di capire le motivazioni che hanno portato a questa reazione. Da parte nostra resta la piena disponibilità a continuare il lavoro avviato”.