Rete 7, lavoratori sotto palazzo Coop: “Non spegnete E’Tv”

9 giugno 2016 | 18:04
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Rete 7, lavoratori sotto palazzo Coop: “Non spegnete E’Tv”

Le ipotesi di acquisto sono due: ma continua il pressing su Comunicare

REGGIO EMILIA – Sciopero riuscito “al 100%” a e’Tv-Rete 7″. E’ il secondo dopo l’annuncio della cessione del canale 42 a “Comunicare” societa’ di Coop Alleanza 3.0: il primo fu immediato (il 22 aprile scorso), il secondo e’ arrivato oggi stante il perdurare delle incertezze sul futuro della tv e di chi ci lavora (una ventina di dipendenti).

Sul tavolo c’e’ infatti la proposta di acquisto del gruppo Baronio (fondatore di Telecolor), ma solo a patto che prima venga firmato un accordo per attivare una solidarieta’ in deroga. Siccome pero’ il sindacato chiede che prima di un’eventuale intesa sull’ammortizzatore si espliciti un piano di rilancio, la trattativa di cessione langue.

E ugualmente non fa passi da gigante l’altra ipotesi che sarebbe in campo: l’interessamento del gruppo Area locale, una cordata di emittenti che trasmette sul canale 10. Fatto sta che sindacato e lavoratori oggi sono andati a chiedere a Coop 3.0, srotolando lo striscione che dice “Non spegnete e’Tv”, di ”risolvere” la situazione acquisendo non solo il canale ma anche chi lavora a Rete 7. “Durante il presidio non abbiamo avuto contatti con Coop 3.0, ma proprio oggi siamo stati convocati per un incontro da ”Comunicare”.

Quella riunione serve a fare il punto su Trc (emittente controllata dalla societa’ delle coop, ndr) – spiega alla ”Dire” Stefano Gregnanin della Fistel-Cisl – ma coglieremo l’occasione per rinnovare la richiesta di farsi carico del personale di Rete 7″. L’incontro dovrebbe tenersi la prossima settimana o agli inizi di quella successiva e’ almeno questo “e’ un passo avanti” rileva Gianluca Barletta, della Slc-Cgil.

Peraltro il sindacato contesta il fatto che “Comunicare” abbia potuto acquisire da Rete 7 solo il canale e non anche il personale e su questo ha chiesto un approfondimento legale. “Ci aspettiamo risposte positive sulle garanzie occupazionali”, manda a dire Gregnanin. Del resto, quando ci fu l’accordo di cessione del canale Coop e Rete 7 parlarono anche di un impegno a salvaguardare i dipendenti. Di certo, ribadiscono sia Barletta che Gregnanin, “noi non siamo disposti a firmare accordi per la solidarieta’ in deroga senza che ci sia anche un piano industriale di rilancio dell’emittente”. Se poi, dall’incontro con “Comunicare” non venissero segnali positivi potrebbero essere messi in pista gli altri giorni di sciopero: ne era infatti stato indetto un pacchetto di 10 (fonte Dire).