Milano è come Lazzaro, vede il Forum e resuscita

12 giugno 2016 | 19:36
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Milano è come Lazzaro, vede il Forum e resuscita

Gara cinque va in archivio con la solita Armani Jeans in veste casalinga e la Grissin Bon formato trasferta

REGGIO EMILIA – E’ andata così, Gara 5. Come Gara 1 e come Gara 3. Una squadra che rompe in due la partita, che non la chiude, ma che alla fine la domina, perché l’altra, purtroppo per lo spettacolo, manco si è messa sul pullman per andare al palazzo. O meglio, ha avuto uno sprazzo, nel terzo periodo, ma alla fine è troppo poco.

Primo pensiero. Al di là dei grandi afflati che derivano dalla passione del tifo, i fatti dicono questo. Reggio Emilia in casa non perde mai (2 vittorie con Sassari, 4 con Avellino, 2 con Milano, in attesa dell’esito di domani sera), per un record di 8-o. In trasferta perde praticamente sempre (1 vittoria a Sassari, 3 sconfitte ad Avellino, 3 sconfitte a Milano). Se la matematica non è un’opinione fa un record di 1–6. Spiace, ma è inutile girarci intorno. La natura di questa squadra è questa. Reggio è squadra di talento e di pochissima quadratura. Vive di emozioni e non di gemoetrie. Quando le emozioni fluiscono, diciamo così, arrivano le ondate, il gioco scorre, la difesa tiene, e i break arrivano.

Quando si va lontano dal Bigi, dove occorre essere quadrati, perché certi vantaggi ce li hanno gli altri, si prendono delle ripassate. Ieri sera, la Grissin Bon ha perso nettamente il primo e l’ultimo quarto. Ha pareggiato il secondo. Ha vinto il terzo. Il talento senza sistema ti rende imprevedibile. Nel bene e nel male. O forse ti rende prevedibile, nella tua imprevedibilità. Sai che in casa hai una faccia. In trasferta ne hai un’altra. Il che, ragioniamoci bene, ti rende anche pericoloso. Perché poi, può capitare che arrivi la partita in cui gli astri si allineano e tutto va per il verso opportuno. Ecco perché di fronte a una squadra così, sottovalutare l’x factor che il talento diffuso del roster potrebbe essere un grosso autogol.

Secondo pensiero. Poi ci sono i freddi numeri. Dopo gli 87 di gara 1, i 94 di gara due, sono arrivati i 97 di ieri sera. Un trend positivo, o negativo, a seconda della parte che volete guardare. Un fatto è statisticamente assodato: se Reggio viene spazzata via a rimbalzo, non ha chance contro Milano. Ieri sera sono stati 41 a 32 per i meneghini. Mentre il computo palle perse/palle recuperate ha visto un -7 per Milano e un -5 per Reggio. Il problema è l’efficienza offensiva: 1.10 punti per possesso per Milano, la miseria di 0.79 per Reggio. Con queste minime statistiche, nessuna squadra ha la chance di vincere lontano dalle tavole del proprio parquet.

Terzo pensiero. Milano è fatta della stessa pasta di Reggio (“testa” poca, talento a profusione). Il che vuol dire che se non sei quadrato, fai un primo quarto da 29 a 8, ma a metà del terzo quarto hai i tuoi avversari a -9. Avellino, contro una Reggio in formato trasferta (crema urticante a parte…) ne ha rifilati 43, Milano ti tiene in vita poi, perché di fatto non ne hai (o non ne vuoi avere), alla fine te ne rifila 20. Purtroppo non è più il basket dei vostri padri, nel bene e nel male.

Quarto pensiero. Il piano partita di Reggio, per gara 5, al Forum, esattamente quale sarebbe stato? Perché più ci ragiono sopra, e più non trovo una risposta sensata.

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