Le pizze di Mandara trionfano a “Santa Vittoria a Tevla”

11 giugno 2016 | 19:22
Share0
Le pizze di Mandara trionfano a “Santa Vittoria a Tevla”

Si è chiusa nella suggestiva cornice di Palazzo Greppi la kermesse dedicata al food promossa da Boorea e Cooperativa Comunitá di Santa Vittoria, col patrocinio di Comune di Gualtieri e Provincia

REGGIO EMILIA – Non ha certo deluso le aspettative “A tutta Emilia”, la serata conclusiva di “Santa Vittoria a Tèvla”, la kermesse dedicata al food promossa da Boorea e Cooperativa Comunitá di Santa Vittoria, col patrocinio di Comune di Gualtieri e Provincia di Reggio Emilia, nella suggestiva cornice di Palazzo Greppi.

Dopo gli appuntamenti con Alessandro Belli di Arrogant Pub, Loanna Giroldi di Toma & Tomi e il critico mascherato Valerio M.Visintin, il  protagonista della serata finale é stato  Pizzaiuolo on the Road Giovanni Mandara, patron della Piccola Piedigrotta di Reggio Emilia, “la miglior pizzeria da Milano all’Adriatico” secondo “Dissapore”.

“Dobbiamo valorizzare i prodotti dell’Emilia” aveva promesso Mandara, che è stato di parola e ha presentato un menu al 100%, o quasi, emiliano. Quattro pizze, innanzi tutto: “L’Emilia”, con pomodoro Mutti delle colline di Parma e mozzarella di Vacca Rossa, “Favola a monte”, col formaggio di Monte Orsaro e la mortadella Favola Gran Riserva di Palmieri della Bassa Modenese, “La Reggiana”, con mozzarella di Vacca Rossa, tosone, pesto di erbazzone, lardo e ciccioli,e “Conte Greppi”, con mozzarella e fiordilatte della zona del Parmigiano-Reggiano, spalla cruda Ghirardi e melone di Gualtieri.  Quattro i vini scelti per l’accompagnamento, la Spergola di Aljano di Rondinara, il Sorbara in purezza Radice Paltrinieri di Modena, lI Poggiarello della Val Trebbia, un Ortrugo piacentino, e  il Lambrusco Torcularia di Casatico di Parma.

A suggellare questo trionfo dell’emilianità la farina che Mandara usa sempre per le sue pizze, quella del forno Marani di Gavassa. Unica divagazione non a km zero è stato il sale vulcanico delle Hawaii, altra chicca che Mandara ha utilizzato per l’occasione. Mandara, intervistato a inizio serata dalla giornalista Liviana Iotti, ha confessato il suo amore per Reggio. Nativo di Tramonti, sulla costiera amalfitana, considerata una sorta di capitale italiana dei pizzaiuoli, Mandara si è definito un emigrante sì, ma da nord: “Prima di venire a Reggio infatti ho lavorato alcuni anni a Brescia – ha detto il Pizzaiuolo in the Road – A Reggio ho conosciuto persone davvero speciali e mi sono trovato benissimo, tanto che ormai sono qui da 27 anni. Voi reggiani – ha continuato Mandara – siete dei veri contadini, dei grandi contadini, e questo, credetemi, é il più bel complimento che io possa fare. Spero che non cambierete mai”.

Grande soddisfazione dunque per Francesco Brunazzi, Andrea Catellani e gli altri giovani della Cooperativa Comunitá di Santa Vittoria, oltre che per Boorea, che ha sostenuto l’iniziativa con il duplice intento di supportare il gruppo di ragazzi che hanno fatto rinascere una cooperativa a Santa Vittoria,storica culla della cooperazione e terra di cooperatori-braccianti-violinisti, e di contribuire a ridare vita per quattro serate a Palazzo Greppi, vero e proprio gioiello architettonico della Bassa Reggiana. Una soddisfazione condivisa dalla settantina di commensali che hanno affollato il loggiato dell’edificio signorile, tra loro anche il vicesindaco di Gualtieri Marcello Stecco e l’assessore alla scuola e all’universitá del Comune di Reggio Emilia Raffaella Curioni.