L’autopsia: “Sara era già morta quando è stata bruciata”

1 giugno 2016 | 19:21
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L’autopsia: “Sara era già morta quando è stata bruciata”

Il Gip di Roma ha convalidato il fermo di Vincenzo Paduano, il 27enne che ha confessato di avere ucciso Sara Di Pietrantonio, 22 anni, dandole fuoco. La giovane ha chiesto aiuto in strada ma nessuno si è fermato

REGGIO EMILIA – Dopo l’interrogatorio di garanzia in carcere, il gip di Roma ha convalidato il fermo di Vincenzo Paduano, la guardia giurata che ha confessato di aver ucciso l’ex fidanzata Sara Di Pietrantonio. Contestualmente il magistrato, accogliendo le richieste della procura, ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per omicidio volontario premeditato e stalking. Intanto, nell’istituto di medicina legale La Sapienza è in corso l’autopsia su Sara. Ad eseguirla una equipe costituita da un medico legale, un radiologo ed un tossicologo.

Secondo quanto starebbe emergendo dall’autopsia in corso nell’istituto di medicina legale della Sapienza Sara sarebbe stata aggredita, tramortita e strangolata prima di essere data alle fiamme. E’ quanto starebbe emergendo dall’autopsia tuttora. Resta da stabilire se la giovane sia morta a causa dello strangolamento o successivamente.

“Già morta quando è stata bruciata”
Era quasi certamente morta Sara Di Pietrantonio quando l’ex fidanzato Vincenzo Paduano le ha dato fuoco. E’ quanto emerge dall’autopsia eseguita dal medico legale Giorgio Bolino, dal radiologo Carlo Catalano e dal tossicologo Giulio Mannocchi. Ulteriori accertamenti, in particolare gli esami del sangue e dei polmoni della studentessa, per verificare tale circostanza saranno eseguiti la settimana prossima.