Il M5S esulta per la vittoria della Appendino

20 giugno 2016 | 19:58
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Il M5S esulta per la vittoria della Appendino

Cantamessi e Guatteri esultano per le parole del neo sindaco di Torino su Profumo e Peveraro. Ma poi il primo cittadino frena sul presidente Iren: “Sono due nomine di differente natura”. Il titolo della multiutility crolla in Borsa

REGGIO EMILIA – “Mi auguro le dimissioni di Peveraro da Iren e Profumo dalla Compagnia di San Paolo”. Firmato Chiara Appendino”, nuovo sindaco di Torino. A Reggio Emilia sono Ivan Cantamessi e Alessandra Guatteri, capogruppo e consigliera del Movimento 5 stelle, a far pesare la svolta in Comune a Torino dopo il ballottaggio di ieri.

I due pentastellati, infatti, rilanciano subito la posizione del nuovo sindaco torinese sull’utility Iren, attiva in entrambi i territori. Se l’ex assessore Pd Paolo Peveraro e Francesco Profumo, a sua volta ex Iren, sono gli ultimi nominati da Fassino prima delle elezioni, il M5s parla di “nomine effettuate senza rispettare la richiesta di procrastinare a dopo il voto la scelta dei nuovi assetti, questo per rispetto degli elettori e dei cittadini. Ora queste partecipate devono rispettare la volonta’ popolare dei cittadini torinesi e del nuovo sindaco Chiara Appendino”.

E dunque, rilanciano i pentastellati reggiani, “deve iniziare un nuovo corso che dal Piemonte riguardi tutti i territori interessati dalla multiservizi, Reggio Emilia inclusa”.

Bisogna però anche dire che il nuovo sindaco di Torino, Chiara Appendino, ha tenuto a precisare, per quel che riguarda Iren, che la nomina del presidente spetta all’assemblea della società. Questo dopo interpretazioni non univoche delle sue precedenti dichiarazioni. Senza ambiguità invece la sua richiesta di cambiare il vertice della Compagnia Sanpaolo.

“Si tratta di due nomine di differente natura. La natura guiridica di questi due soggetti comporta che la nomina per una società quotata in borsa (Iren) avvenga attraverso l’assemblea dei soci e quindi sia svincolata da un atto amministrativo in capo al sindaco”, ha detto in una nota alla Reuters l’Appendino.“I due membri della Compagnia di Sanpaolo dipendono direttamente da un decreto del sindaco”, ha aggiunto.

Il Comune di Torino e quello di Genova detengono congiuntamente il 36% di Iren. In base a un patto parasociale i sindaci delle due città e quello del Comune di Reggio Emilia, che possiede l’8,4%, scelgono i nominativi di presidente, vicepresidente e AD da proporre all’assemblea dell’utility. Alla Borsa non è piaciuta la nomina della Appendino a sindaco di Torino e infatti oggi il titolo di Iren ha perso il 5,20%. Stesso andamento per il titolo di Acea che risente della nomina della Raggi che ha lasciato sul terreno il 4,79%.