I sindacati: il Core cancella 200 parcheggi gratuiti

9 giugno 2016 | 17:43
Share0
I sindacati: il Core cancella 200 parcheggi gratuiti

Cgil, Cisl e Fials: ā€œScelta sbagliata, lā€™azienda deve rivederla. Lā€™Sgb in piazza sabato per protestare contro la carenza di personale

REGGIO EMILIA ā€“ Parcheggi gratuiti che diventano stalli blu; personale stressato, ridotto allā€™osso e in attesa del rinnovo contrattuale; costi di gestione ritenuti insostenibili. Sono alcune delle denunce lanciate dai sindacati reggiani sul Core, il centro oncoematologico dellā€™ospedale Santa Maria che Matteo Renzi inaugura sabato.

ā€œReggio apre il Core e lā€™ospedale fa aprire il portafoglio ai cittadiniā€, commentano Cgil, Cisl e Fials di fronte allā€™ultima novitaā€™ in tema di sosta allā€™ospedale S.Maria Nuova: 200 posteggi gratuiti per i cittadini che diventeranno a pagamento dal 14 giugno. La notizia eā€™ emersa da una mail aziendale poi confermata telefonicamente dallā€™Azienda ai sindacati: ā€œOltre a quanto si legge dai documenti inviati via mail dal S.Maria, abbiamo chiesto chiarimenti ai dirigenti; oralmente ci eā€™ stato riferito che la zona di sosta antistante il Core, composta da due corsie di parcheggio, saraā€™ dedicata agli utenti. La prima corsia saraā€™ sicuramente a pagamento. Il destino della seconda, secondo quanto riferito a voce, eā€™ al vaglioā€, spiegano Eelena Strozzi, della Fp-Cgil, Gennaro Ferrara, delegato Rsu e dirigente Cisl, e Pasquale Liquori, segretario Fials.

Tuttavia, ā€œdai documenti ufficiali del S.Maria si vede invece che la decisione per gli stalli vicino al Core eā€™ giĆ  stata presa: entrambe le corsie, saranno a strisce bluā€: la piuā€™ vicina al Core ad uso esclusivo dei cittadini, in quella appena piuā€™ lontana potranno parcheggiare utenti e dipendenti. Il cambiamento avviene nellā€™ambito di un doppio spostamento dei parcheggi sul retro dellā€™ospedale. Insomma ā€œoggi i cittadini possono sostare in quello piuā€™ lontano, denominato 2 giugnoā€ e i dipendenti in quello piuā€™ vicino. Dal 14 giugno la situazione si inverte con la differenza che i cittadini non potranno piuā€™ ā€œlasciare lā€™auto nei pressi del Core in modo gratuitoā€.

Non ā€œcapiamo il motivo di questa scelta ā€“ dichiarano i sindacalisti ā€“ e auspichiamo che lā€Azienda faccia chiarezza e riveda la sua posizione quanto primaā€. Non solo: il segretario della Fials Pasquale Liquori segnala un ā€œaumento di 14 posti letto nelle strutture che vanno al Core, tramite una rimodulazione di altri repartiā€. Ma ā€œgli spazi liberati da cosa verranno occupati?ā€, si chiede il sindacalista, ricordando che ā€œlā€™esperienza ci insegna che gli spazi non usati e non gestiti, subiscono un grosso degradoā€.

A giudizio della Fials mancherebbe inoltre una copertura adeguata dei macchinari che gestiscono il clima allā€™interno della struttura del Core, del costo presunto di 200.000 euro. Unā€™altra sigla sindacale autonoma, lā€™Sgb, saraā€™ invece in piazza del Monte dopodomani, per un volantinaggio di mobilitazione contro la visita di Matteo Renzi per inaugurare.

ā€œA livello locale ā€“ sottolinea lā€™Sgb ā€“ occorre denunciare una palese carenza di personale allā€™interno sia dellā€™azienda ospedaliera che dellā€™Ausl di Reggio Emilia che da un lato eā€™ causa di servizi lenti e dallā€™altro sottopone le lavoratrici e i lavoratori a turni massacranti e a un aumentato rischio per la sicurezzaā€. Questa situazione ā€œeā€™ senzā€™altro figlia delle politiche di blocco del turnover e delle assunzioni, ma eā€™ anche enfatizzata dalle pessime e inefficaci azioni che le direzioni due aziende sanitarie reggiane hanno posto in essere in risposta al dispositivo previsto dal decreto legge del 2003 che prevede 11 ore di riposo consecutivo nellā€arco delle 24 ore e un massimo 48 ore di lavoro settimanale).

Inoltre ā€œad appesantire le condizioni lavorative nella sanitaā€™ reggiana vi eā€™ anche il mancato riconoscimento delle progressioni orizzontali da parte delle direzioni delle due aziende sanitarie reggiane ai propri dipendenti, a causa di una insufficienza dei fondiā€. Infine ā€œbisogna ricordare la minaccia di chiusura che incombe sul punto nascite dellā€™Ospedale Santā€™Anna di Castelnovo Monti, frutto di politiche aziendali attente piuā€™ ai bilanci che ai reali bi sogni di salute della popolazioneā€.

Lā€™Sgb quindi ā€œsi oppone fermamente allā€™ennesima operazione autocelebrativa di Renzi e del suo governo, la cui politica ā€lacrime e sangueā€ eā€™ fatta di tagli e di reiterate aggressioni ai diritti delle lavoratrici e dei lavoratoriā€. Per questo ā€ lā€™11 giugno saremo ancora una volta in piazza a Reggio Emilia a sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto sanitaā€™ā€.