Gli autisti Seta: “Noi fannulloni? Siamo stakanovisti”

16 giugno 2016 | 14:42
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Gli autisti Seta: “Noi fannulloni? Siamo stakanovisti”

I lavoratori reggiani: “Qui ci sacrifichiamo per garantire il servizio”

REGGIO EMILIA – “Non siamo fannulloni”. Gli autisti reggiani di Seta replicano a muso duro al direttore dell’azienda di trasporto pubblico Roberto Badalotti sulle assenze dei dipendenti. Quasi 3.000 ore nei bacini di Reggio, Modena e Piacenza del tutto legittime ma, secondo il dirigente, eccessive e da ridurre per poter armonizzare i contratti dei tre territori.

Gli autisti della citta’ del Tricolore pero’ non ci stanno e segnalano che, a causa dell’organico sottodimensionato, si sono anzi sacrificati a lavorare piu’ del dovuto. La questione sara’ portata in discussione nel prossimo tavolo di confronto con l’azienda, gia’ fissato per il 21 giugno. “Siamo pronti ad un confronto, ma vogliamo che sia fatto nel merito. Prima di parlare di produttivita’ bisogna discutere anche delle condizioni dei lavoratori”, spiega il segretario provinciale della Filt-Cgil, Marco Righi, insieme al collega della Faisa-Cisal, Vincenzo Miglino.

In primo luogo, sottolineano i sindacalisti, “le ore di assenza nel bacino reggiano sono meno di 300, neanche il 15% di quelle contestate dall’azienda, suddivise peraltro tra sei sigle di categoria”. Inoltre “le assenze sono tutte giustificate per assistere dei disabili (con la legge 104, ndr), per donare il sangue o per distacchi sindacali che sono previsti dalla legge”. Insomma, ribadiscono Filt e Faisa Cisal, “non stiamo abusando di niente e se proprio si vuole fare un conto esatto si utilizzi il contatore previsto dal contratto nazionale, come chiediamo da tempo”.

Il rovescio della medaglia e’ appunto il “super lavoro” dei circa 270 autisti per coprire le carenze dell”organico, stimate in almeno 25 unita’. Tra ferie maturate e non godute e riposi aggiuntivi non effettuati, ogni lavoratore ha una media di 30 giornate libere arretrate all”anno.

Inoltre, ogni autista di Seta, ha anche fatto circa 80 ore in piu’ di lavoro per la “flessibilita’” e gli straordinari. “Tutti noi – dice Miglino – abbiamo tirato la cinghia e dato il massimo della produttivita’ per fornire un servizio ai cittadini. Le dichiarazioni dell’azienda mettono solo zizzania tra i lavoratori”. Altro punto evidenziato dai sindacati e’ quello del premio di risultato, di cui Seta ha annunciato un aumento.

“Sarebbe bene farlo, invece di annunciarlo solamente. E’ da febbraio che lo aspettiamo e intanto, anche se in casi sporadici, alcuni neo assunti in azienda hanno deciso di rinunciare al lavoro perche’ con 1.040 euro al mese non ce la fanno”. Ultimo nodo che non puo’ attendere e’ per i sindacati quello delle cosiddette “clausole sociali”, che garantiscono la salvaguardia dell’occupazione nei casi di cambio di appalto.

“Bisogna affrontare il tema visto che l’anno prossimo i bacini andranno a gara per l’affidamento del servizio”, chiudono Filt e Faisa Cisal. Soddisfazione delle sigle invece per l’accordo raggiunto martedi’ scorso che parifica il trattamento economico di 80 neo assunti a quello degli altri dipendenti. “Finalmente per la prima volta dal 2013 siamo riusciti a costruire una risposta per questi lavoratori”, commenta Righi.