Fondazione I Teatri, la stagione dei concerti

25 giugno 2016 | 12:55
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Fondazione I Teatri, la stagione dei concerti

Grandi orchestre (tra cui MusicAeterna, Mahler Chamber Orchestra, Sinfonieorchester Basel), grandi solisti (tra cui Andrea Lucchesini, Edicson Ruiz, Isabelle Faust, Evgeni Koroliov e Igor Levit) e grandi autori (da Brahms a Šostakovič a Schubert)

REGGIO EMILIA – Nel progetto articolato e intenso che contraddistingue la stagione dei concerti 2016 – 2017 della Fondazione I Teatri Reggio Emilia figurano al Teatro Municipale Valli grandi orchestre (tra cui MusicAeterna, Mahler Chamber Orchestra, Sinfonieorchester Basel), grandi solisti (tra cui Andrea Lucchesini, Edicson Ruiz, Isabelle Faust, Evgeni Koroliov e Igor Levit) e grandi autori (da Brahms a Šostakovič a Schubert).

Ampi e originali, i programmi propongono un mosaico sonoro all’interno del quale lo spettatore si può muovere nel grande repertorio sinfonico, ma anche andare alla ri(scoperta) di Monteverdi, cui è dedicato un omaggio per i 450 anni della nascita, o attingere al progetto Variazioni. E poi fuori abbonamento un excursus tra sacro e profano nella musica medievale e una nuova serie di concerti-lezione del sabato pomeriggio.

Inizio il 29 novembre con l’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala diretta da Roland Böer, con due “Prime Sinfonie ” – n.1 in do maggiore op.21 di Beethoven e n.1 in do minore op. 68 di Brahms – che hanno segnato altrettanti snodi nella storia musicale; il 16 dicembre l’outsider della viennesità, Schubert con l’Ottetto in fa maggiore d 803 ad opera di Spira Mirabilis, un “laboratorio di studio”, oltre che una formidabile formazione, formato da giovani ma già affermati musicisti. Prende il nome da una figura geometrica che gode di una particolare proprietà: di qualunque dimensione essa sia, risulta sempre sovrapponibile a se stessa.

Un altro vertice schubertiano, il Quintetto “La Trota”, assieme ai Quartetti di Šostakovič (n.7 in fa diesis minore op. 108 e n.1 in do maggiore op. 49), sarà al centro del programma del Quartetto di Cremona, con due dei maggiori solisti in campo internazionale, il pianoforte di Andrea Lucchesini e il contrabbasso di Edicson Ruiz (17 gennaio); altri due fuoriclasse, Isabelle Faust, violino e Alexander Melnikov (13 febbraio), impegnati nelle tre Sonate più lo Scherzo della F.A.E, daranno un quadro integrale della musica per violino e pianoforte di Brahms.

Omaggio a Monteverdi (29 gennaio) con The Tallis Scholars, uno dei gruppi più prestigiosi di musica vocale, che propone un concerto di musiche liturgiche, meno note rispetto ai madrigali e ai melodrammi di questo compositore, di cui si celebrano quest’anno i 450 anni dalla nascita. Il 9 marzo sul palco del Valli la Junge Deutsche Philarmonie, diretta da Jonathan Nott con il mezzosoprano Michelle Breedt presenterà un programma vario e al tempo stesso unitario che va da Ravel (Valses nobles et sentimentales), a Mahler (Kindertotenlieder) a Šostakovič (Sinfonia n.15 in la maggiore op.51): divergente nelle tradizioni nazionali da cui provengono i pezzi, nelle personalità degli autori, nei generi toccati, convergente nella solidità di macchine sinfoniche potenti che aprono, ciascuna a modo proprio, nuovi territori di libertà espressiva.

C’è tutta l’anima russa nel concerto (25 marzo) dell’Orchestra Sinfonica di Basilea, tra le più antiche e innovative orchestre svizzere, diretta da Dennis Russell Davies: la grandiosa musica russa qui si esprime in molti suoi aspetti, anche contraddittori: Šostakovič (Sinfonia n.12 in re minore op. 112, l’anno 1917) celebra la Rivoluzione d’Ottobre e Lenin; Čajkovskij (Sinfonia n. 4 in fa minore op.36) compie intime riflessioni esistenziali.

Il 9 aprile la crocifissione e passione di Gesù, il dolore della madre in due composizioni di rara intensità: Le ultime sette parole di Cristo sulla croce di Haydn, versione per orchestra e lo Stabat Mater di Pergolesi ad opera di MusicAeterna, attualmente orchestra in ‘residenza’ a Perm, la prima orchestra ufficialmente riconosciuta del Teatro dell’Opera e Balletto di Perm, diretta da Teodor Currentzis.

Concerto tutto viennese  (Schubert, Sinfonia n. 6 in do maggiore D 589 e n. 3 in re maggiore D 200; Schönberg, Kammersymphonie n.1 op.9 e Webern, Langsamer Satz) per il ritorno della Mahler Chamber Orchestra diretta da Daniele Gatti: un programma accomunato anche dalla giovinezza creativa: tutte e quattro le opere che compongono il concerto vennero infatti scritte quando i compositori erano intorno ai 20 anni.

Nel progetto Variazioni, le Goldberg di Bach e le Diabelli di Bethoven, vengono presentate nel breve volgere di due giorni da Evgeni Koriolov, (10 maggio) e da Igor Levit (11 maggio), pianisti di chiara fama internazionale, per un’esperienza di ascolto altissima.

I concerti lezione fuori abbonamento portano al Teatro Cavallerizza (21 gennaio, 4 febbraio e 18 marzo) il pianista e docente Emanuele Ferrari, che attraverso Bach, Mozart e Debussy accompagnerà gli spettatori in un viaggio dentro l’utopia; Micrologus, ensemble che tra i primi ha contribuito alla riscoperta della musica medioevale si addentrerà tra il Sacro e il Profano, ora con il Llibre Vermell de Montserrat, manoscritto con collezione di canti devozionali in  catalano, occitano e latino (1 aprile), ora con i Canti dell’antico mare (29 aprile), che raccoglie canti da diversi repertori Medievali del Duecento.

Nuovi abbonamenti online dal 22 luglio 2016. Nuovi abbonamenti in biglietteria da sabato 3 a sabato 10 settembre. Vendita biglietti online da giovedì 15 settembre. Vendita biglietti al botteghino da martedì 4 ottobre. Abbonamenti particolarmente vantaggiosi per giovani, universitari e Amici dei Teatri.