Euro 2016: volevano colpire le zone dei tifosi a Bruxelles

18 giugno 2016 | 18:05
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Euro 2016: volevano colpire le zone dei tifosi a Bruxelles

Pacco sospetto trovato a Bordeaux, prima di Belgio-Irlanda: panico

REGGIO EMILIA – I sospetti fermati nella notte nel blitz antiterrorismo pianificavano attentati da compiere in particolare oggi, giorno della partita Belgio-Irlanda. E’ quanto riporta il sito della tv fiamminga VTM. Il blitz della polizia belga ha portato all’arresto di 12 persone. Tutti i luoghi affollati in Belgio, tra cui piazze e locali con maxi-schermi per gli europei di calcio, sono considerati obiettivi a rischio.

I sospetti sono stati fermati nella notte in una retata in 16 comuni della regione di Bruxelles, ma anche in Vallonia e nelle Fiandre. Quaranta le persone interrogate. Secondo la tv belga RTBF, alcuni degli uomini fermati la scorsa notte nella maxi retata antiterrorismo, già seguiti da giorni dalla polizia, si aggiravano in auto nel centro di Bruxelles, in particolare nella ‘fan zone’ di Euro 2016, a Rogier, dove è stato installato un maxischermo che trasmette le partite della nazionale belga. E quindi “un’ipotesi plausibile”, riporta RTBF, che l’obiettivo dei terroristi fosse quell’area, dove oggi dalle 15 viene trasmessa Belgio-Irlanda.

Nel frattempo, un pacco sospetto è stato trovato dalle forze di polizia a Bordeaux, dove tra poco è in programma la partita tra Belgio e Irlanda, mentre intorno si scatenavano scende di panico. Lo apprende l’Ansa da ambienti Uefa. Il pacco sospetto, ha appreso l’Ansa da fonti della sicurezza, era uno zainetto nel quale sono stati ritrovati dalla polizia francese otto fumogeni.

L’episodio è avvenuto fuori dalla prima cinta dei controlli per entrare nello stadio. Con ogni probabilità, dicono le fonti, un tifoso che voleva portare i fumogeni all’interno dell’impianto non se l’è sentita di affrontare la perquisizione e ha abbandonato tutto. Al momento dell’allarme, gli spettatori presenti hanno fatto immediatamente il vuoto allontanandosi correndo e si è creato allarme. Poi la situazione è stata risolta: i responsabili della sicurezza hanno aperto lo zaino e verificato il contenuto.