Elezioni, a Roma il M5S primo partito: crollo Pd e Fi

6 giugno 2016 | 09:58
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Elezioni, a Roma il M5S primo partito: crollo Pd e Fi

Ballottaggi nella capitale, a Milano, Torino e Napoli. Nella capitale raddoppia Fratelli d’Italia. A Napoli a secondo turno De Magistris-Lettieri, fuori la dem Valente. Ballottaggio anche a Bologna. A Cagliari Zedda in controtendenza, passa al primo turno

REGGIO EMILIA – I 5 stelle sfondano a Roma e ottengono un lusinghiero risultato a Torino, tallonando il sindaco uscente Piero Fassino. In nessuna città metropolitana viene eletto il sindaco al primo turno. Unica eccezione Cagliari dove il candidato del centrosinistra, l’uscente Massimo Zedda vince al primo turno.

A 2117 sezioni scrutinate su 2600 il M5s risulta essere il primo partito a Roma, con una percentuale che si attesta al 35,6%. Alle comunali del 2013 era al 12,82%, quindi ha quasi triplicato le preferenze. Alle Elezioni Europee del 2014 la percentuale era del 24,95%. Crollo del Pd, che si attesta al 17,2% contro il 26,26% delle comunali del 2013 e il 43,07% delle Europee. Fdi arriva al 12,3%, raddoppiando i consensi delle comunali del 2013 (5,93%) e delle Europee (5,32%). Crollo per Forza Italia al 4,2% contro il 13,46% delle Europee.

Per il M5s “è un risultato storico” e ora “cambiamo tutto”. Così il blog di Beppe Grillo commenta, a notte alta, il voto delle elezioni comunali e in particolare il risultato dei pentastellati a Roma e Torino. “Un risultato storico!”, è scritto a lettere maiuscole per due volte in un post dove si rileva anche che a Savona si profila il ballottaggio, grazie a Salvatore Diaspro, a Bologna Max Bugani “ha raddoppiato i voti delle precedenti elezioni comunali, a Milano con Gianluca Corrado il MoVimento 5 Stelle è passato dal 3% a circa il 10% e a Napoli con Matteo Brambilla dall’1 al 10%”. Inoltre “ci sono già alcuni sindaci eletti al primo turno (per ora Fossombrone e Vigonovo)”. Insomma, “Il MoVimento 5 Stelle è lento ma inesorabile. Cambiamo tutto”.

Dati che fanno esultare i grillini e che mettono in allarme il Pd che patisce fino all’ultimo a Roma dove alla fine Roberto Giachetti la spunta su Giorgia Meloni e strappa il ballottaggio. Nella seconda città simbolo, Milano, è testa a testa tra Giuseppe Sala e Stefano Parisi che esulta per un risultato che comunque considera lusingiero rispetto alle aspettative iniziali. A Napoli Luigi De Magistris stacca il candidato di Fi-Lega Gianni Lettieri, con il quale andrà al ballottaggio lasciando fuori la dem Valeria Valente. A Torino il sindaco uscente Piero Fassino andrà al ballottaggio con Chiara Appendino M5S.

Si andrà al secondo turno anche a Bologna tra il candidato del centrosinistra Virginio Merola e il candidato della Lega Lucia Bergonzoni. Tutto come previsto anche a Varese dove il candidato del centrodestra, Paolo Orrigoni, supera il 46% e a Ravenna dove quello del centrosinistra Michele de Pascale si attesta al 42,3%.

Bassa l’affluenza alle urne che è stata del 62,14%. Nelle precedenti omologhe aveva votato il 67,42%. “Capisco che l’attenzione sia sulle grandi città ma su 1300 comuni al voto il Pd sia in alleanze politiche che con realtà civiche probabilmente governerà almeno 800 comuni di questa realtà”. Lo ha detto il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini parlando nella sala stampa del Nazareno.