Bibbiano, vendita di auto fantasma: truffato

26 giugno 2016 | 10:34
Share0
Bibbiano, vendita di auto fantasma: truffato

Un trentenne bergamasco denunciato per truffa ai danni di un operaio 35enne del paese

BIBBIANO (Reggio Emilia) – Facendo credere di essere intenzionato a vendere la sua Opel Zafira 1.9. Cdti, ha pubblicato un annuncio su un noto sito internet che tratta la compravendita di automobili riuscendo a “piazzare” l’auto al prezzo di 3.500 euro ad un operaio 35enne di Bibbiano che tuttavia, dopo aver pagato la caparra per bloccare la vendita e l’intero importo per il passaggio di proprietà (mai avvenuto), non si è visto consegnare l’auto dato che l’inserzionista incassato il danaro ha bidonato l’acquirente non presentandosi all’appuntamento e rendendosi inoltre irreperibile.

Per questo i carabinieri della stazione di Bibbiano, a cui l’operaio reggiano su consiglio di un dipendente delle Poste dove si era recato per fare l’ennesimo versamento ha sporto denuncia, a conclusione di mirate indagini telematiche, hanno denunciato per truffa alla procura reggiana un 30enne bergamasco, che non è nuovo a tali espedienti, come peraltro rivelato dai suoi precedenti di polizia.

Le indagini sono partite a seguito della denuncia presentata da un operaio 35enne di Bibbiano, che rispondendo ad un annuncio su un noto sito internet credeva di aver acquistato un’Opel Zafira pattuendo l’importo di 3.500 euro. Dopo aver versato una caparra pari a 100 euro e concordato di incontrarsi a Parma per la consegna, l’uomo, nuovamente contattato dal truffatore, ha versato 500 euro per il passaggio di proprietà. Dopo aver bucato l’incontro, il truffatore ha contattato nuovamente l’acquirente chiedendo un ulteriore versamento di 200 euro per la consegna.

L’operaio, recatosi alle poste e confidato il calvario a un dipendente, su consiglio di quest’ultimo è andato dai carabinieri di Bibbiano che gli hanno consigliato di rivolgersi ai carabinieri. Era finito nelle mani di un abile truffatore che, come poi rivelato dalle indagini dei militari, non era nuovo a tali condotte. A questo punto. quando ha capito di essere rimasto vittima di una truffa, l’uomo ha sporto denuncia. Dopo una serie di riscontri tra il numero di telefono con cui aveva mantenuto i contatti, l’IP del computer utilizzato per l’annuncio trappola e la postepay dove erano stati versati i soldi i carabinieri sono risaliti all’odierno indagato che è stato denunciato.