Unieco, cassaintegrazione per 120 dipendenti

20 maggio 2016 | 17:46
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Unieco, cassaintegrazione per 120 dipendenti

La presidente Cinzia Viani: “Era previsto, ma lascia l’amaro in bocca”. In arrivo numerose commesse

REGGIO EMILIA – “Sono giorni mesti per l’atmosfera sociale in cooperativa. La messa in cassa integrazione di 120 tra soci e dipendenti, sebbene prevista da mesi ed organizzata al meglio e con la massima trasparenza, lascia sempre l’amaro in bocca, soprattutto per chi ha sempre creduto nei valori della cooperazione”. Esordisce così Cinzia Viani, presidente di Unieco dall’ottobre scorso, chiamata a gran voce dai soci per un cambio di rotta netto con il passato.

Dopo quattro anni di solidarietà, in cui 390 persone hanno lavorato l’equivalente di 260 (sull’onda del “lavorare meno lavorare tutti”), è arrivato il tempo delle scelte ed Unieco ha consistentemente alleggerito l’organico, adeguandosi alle attuali dimensioni, che la vedono assestata sui 250 milioni di fatturato. Un passo inevitabile che aiuterà comunque il colosso reggiano a continuare la sua vita lunga ormai 112 anni.

Sul fronte dei lavori, infatti, si procede con “il vento in poppa” verso la ripresa. In questi ultimi tempi le scelte operative della società cooperativa di costruzioni, unica rimasta nel panorama reggiano nel suo settore, hanno portato ad ottimi risultati. Unieco si è aggiudicata la progettazione definitiva ed esecutiva e la realizzazione dei nuovi laboratori centralizzati del Padiglione Monoblocco dell’ Ospedale San Martino di Genova, per un valore totale di 15 milioni di cui 10  di competenza della cooperativa Reggiana.

Presso lo stesso ente quest’ultima si è anche aggiudicata la  progettazione esecutiva e la realizzazione del nuovo blocco delle Sale Operatorie. Un lavoro di grande valenza strategica che vale circa 13 milioni e mezzo. Buone notizie anche dal settore privato, dove procedono spediti i lavori per la realizzazione del terzo lotto dell’Outlet di Fidenza Village. I proprietari, evidentemente soddisfatti del lavoro precedente, hanno voluto confermare piena fiducia alle capacità costruttive di Unieco.

Ottime notizie vengono anche dalla Sicilia; a Gela, dove Unieco deve realizzare un impianto per il trattamento meccanico biologico dei rifiuti indifferenziati per circa 60.000 tonnellate/anno. Lo scopo di questo impianto è di recuperare le frazioni secche del rifiuto. Prevista dai lavori anche la realizzazione dell’impianto di aspirazione e trattamento delle arie esauste fatto con canalizzazioni e ventilatori per un valore di circa 10,5 milioni. A Messina un intervento analogo, che comprende però anche la realizzazione della discarica di servizio, per un valore di circa 4,5 milioni.

“Continuiamo così, dritti e risoluti verso la meta – chiosa la presidente Cinzia Viani – con il sostegno immancabile dei lavoratori di Unieco e la compattezza nonché unione di intenti che ci deve caratterizzare sempre. Unieco c’è”.