Studentessa morta carbonizzata, ex fidanzato confessa omicidio

30 maggio 2016 | 09:17
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Studentessa morta carbonizzata, ex fidanzato confessa omicidio

Vincenzo Paduano, 27 anni, guardia giurata, sarebbe la persona inquadrata dalle telecamere che avrebbe affiancato e speronato la macchina su cui viaggiava Sara

REGGIO EMILIA – Vincenzo Paduano, 27 anni, l’ex ragazzo di Sara Di Pietrantonio, la studentessa di 22 anni trovata all’alba di ieri semi carbonizzata nei pressi della sua auto in fiamme, in via della Magliana, alla periferia di Roma, ha confessato dopo ore di interrogatorio e ha ammesso di essere stato lui ad uccidere la giovane.

Paduano, guardia giurata, è la persona inquadrata dalle telecamere che ha affiancato e speronato la macchina su cui viaggiava Sara. L’omicida aveva con sé una tanica di benzina per inscenare un incendio per cancellare le tracce del delitto. Nei giorni precedenti sembra che tra i due, che si erano lasciati da pochi giorni, ci fossero stati dei litigi.

Il video che incastra Paduano è stato girato dalle telecamere di sicurezza di una fabbrica di calcestruzzi in via della Magliana che ha ripreso una parte delle fasi di quanto accaduto sabato notte, poco dopo le 4.30. La Toyota Aygo della giovane è ferma sul ciglio della strada affiancata da un’altra vettura, Paduano scende da quest’ultima, sale sull’altro veicolo dal lato del passeggero, armeggia nell’abitacolo, poi ritorna sulla sua auto e parte. Pochi istanti e le fiamme divampano dalla Toyota

Il cadavere della giovane è stato trovato a circa 500 metri dalla sua auto in fiamme. La ragazza prima di essere raggiunta dal suo assassino ha provato a chiedere aiuto agli automobilisti, ma nessuno si è fermato. Se qualcuno si fosse fermato Sara sarebbe ancora viva.

Gli automobilisti sono stati rintracciati dalla polizia e hanno affermato di non aver capito che la ragazza invocava aiuto. Paduano dopo aver incendiato l’auto ha raggiunto la sua ex e l’ha bruciata viva. Nei giorni precedenti sembra che tra i due, che si erano lasciati da poco dopo due anni, ci fossero stati dei litigi. Dalle indagini è emerso anche che Paduano dopo l’omicidio è tornato al lavoro.