Stu Reggiane, slitta la delibera: è polemica

12 maggio 2016 | 14:14
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Stu Reggiane, slitta la delibera: è polemica

La Rubertelli abbandona la commissione: “Non c’è trasparenza su un investimento da 13 milioni di euro”. L’assessore Notari: “Tutti i documenti saranno pronti la prossima settimana”

REGGIO EMILIA – E’ giallo in Comune a Reggio Emilia sullo slittamento della nuova delibera riguardante la societa’ “Stu reggiane”. La seduta della commissione Bilancio e Affari istituzionali che si e’ riunita ieri sera in municipio avrebbe infatti dovuto far luce sul nuovo piano economico finanziario della Stu, aggiornandolo rispetto al documento del 2014, e chiarire le modifiche intervenute nei rapporti tra i soci.

Ma, invece di allargare la lente sulla societa’ partecipata al 30% dall’amministrazione comunale e al 70% da Iren rinnovabili con la mission di riqualificare i capannoni 17 e 18 delle ex Officine Reggiane, la commissione ha avuto, per le modalita’ con cui si e’ svolta, il solo effetto di inasprire i rapporti gia’ tesi con i gruppi di opposizione. Non di rado infatti la minoranza ha denunciato criticita’ nell’ottenere gli atti necessari ad esercitare il suo ruolo di controllo sull’amministrazione.

Alla convocazione della seduta hanno risposto tutti i gruppi di opposizione, per la giunta erano presenti l’assessore a Bilancio e Partecipate Francesco Notari e il dirigente Massimo Magnani, mentre il Pd era rappresentato dal capogruppo Andrea Capelli e il vice Gianluca Cantergiani che non sono intervenuti nella discussione. La capogruppo Cinzia Rubertelli, (Alleanza civica- Prgetto Reggio Grande Reggio), che e’ anche presidente della commissione Controllo e Garanzia, ha abbandonato la riunione per protesta.

La commissione, conferma alla ”Dire” la presidente Alessandra Guatteri del Movimento 5 stelle, non era calendarizzata ed era indetta d’urgenza con la motivazione che la delibera sulla Stu sarebbe approdata in Consiglio comunale il 16 maggio prossimo. A sorpresa pero’, poco prima dell’inizio dei lavori, e’ stato comunicato ai consiglieri il rinvio del dibattito al 23 maggio. A fare infuriare i consiglieri di opposizione pero’, e’ stato soprattutto il comportamento della giunta.

“L’assessore Notari e il dirigente – spiega sempre alla ”Dire” Rubertelli – hanno materialmente letto in modo sommario da alcuni fogli il piano economico e l’accordo tra i soci, senza fornire alcun documento alla commissione. E’ un fatto molto grave perche’ le commissioni sono il luogo della trasparenza e del discernimento degli argomenti che saranno discussi in Consiglio. Come opposizioni ci sentiamo presi in giro e personalmente ho abbandonato la seduta”.

La questione non e’ di lana caprina. Prosegue infatti la consigliera: “Qui parliamo di una societa’ in cui il Comune investe quasi 13 milioni e di un’area delicatissima per la citta’ come quella delle ex Reggiane. E’ stato veramente indecoroso: un Comune serio si sarebbe presentato con tutti i documenti, il vecchio e il nuovo piano e avrebbe spiegato le differenze, lasciando tutto il materiale ai consiglieri. Se parliamo di risorse pubbliche io penso che nella commissione di ieri le abbiamo sperperate”.

Alle rimostranze sulla mancata consegna dei documenti, racconta uno dei presenti, il Comune si e’ giustificato spiegando che “sono pronti al 99%”, ma l’assessore Notari ha garantito il completo invio ai consiglieri entro la prossima settimana. L’esponente della giunta si e’ inoltre detto disponibile a convocare una nuova commissione, pur non essendoci a suo giudizio la necessita’.

La Stu Reggiane, insomma, continua a far discutere. Non piu’ tardi di lunedi’ scorso infatti, proprio la presidente della commissione Guatteri si era scagliata durante l’assemblea di Iren contro la societa’, contestando l’illegittimita’ dell’operazione immobiliare sui capannoni, che sarebbe estranea alla mission del socio Iren rinnovabili. Sulla Stu pende anche un ricorso alla Consob presentato nel marzo scorso dai piccoli azionisti di Iren relativo al fatto che la partecipazione di Iren rinnovabili nella societa’, pari a circa 32 milioni a fine 2014, non viene consolidata nel bilancio del gruppo (Fonte Dire).