Spaccio di droga in centro, “commercianti fra i consumatori”

31 maggio 2016 | 10:39
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Tredici indagati: sei arresti. L’indagine ha documentato oltre 2.000 episodi di cessioni di stupefacente. Il colonnello Buda: “Ad acquistarla gli stessi esercenti che si lamentano del degrado”. Confcommercio: “Il nostro plauso alle forze dell’ordine”

REGGIO EMILIA – Sgominata organizzazione transnazionale di spacciatori che vendeva droga, ben duemila cessioni documentate in pochi mesi, anche a commercianti e a dipendenti con attività in centro storico. In alcuni casi, come ha sottolineato il colonnello dei carabinieri Antonino Buda, proprio “gli stessi commercianti che si lamentano del degrado del centro storico”.

Nel corso dell’attività, coordinata dal sostituto procuratore Valentina Salvi, sono state documentate ben duemila cessioni di droga a partire dall’ottobre dello scorso anno. Sei persone sono state arrestate in flagranza di reato (5 in carcere e una ai domiciliari) e sei sono state sottoposte al divieto di dimora nella provincia di Reggio Emilia.

Il sodalizio criminale era composto da tunisini, marocchini e da un libanese. In carcere sono finiti i fratelli tunisini Tarek Rhimi, 37 anni, Maher Rhimi, 33 anni e Hicham Rhimi, 35 anni, tutti clandestini, i  marocchini clandestini Youssef Saghraoui, 36 anni e Ahmed Ennaji, 27 anni, mentre la tunisina Zhor Essafi, di Lonate Pozzolo (Varese) è finita ai domiciliari.

Divieto di dimora, invece, per quattro tunisini, un marocchino e un libanese tutti senza fissa dimora. Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per un 34enne tunisino domiciliato a Reggio. Zhor Essafi e Tarek Rhimi sono considerati dagli inquirenti i capi dell’organizzazione.

Ingenti le partite di droga che dall’hinterland milanese, in treno (un arresto con sequestro di mezzo chilo di droga era stato effettuato nel dicembre scorso), affluivano in via Paradisi, base operativa dell’organizzazione, e venivano poi smistate nelle piazze e nei parchi del centro storico di Reggio, in particolare nella zona del teatro Valli, isolato San Rocco, piazza Fontanesi, zona stazione ferroviaria). Tra i numerosi consumatori segnalati dai carabinieri anche esercenti e dipendenti di attività commerciali del centro storico, ovvero appartenenti alla categoria che da sempre lotta per cercare una soluzione al problema sicurezza.

In tutto sono 20 i consumatori che sono stati segnalati alla prefettura, fra cui insospettabili professionisti, commercianti e dipendenti di attività. Circa mezzo chilo di cocaina è stata sequestrata insieme a 1.300 euro in contanti.

Confcommercio: “Il nostro plauso alle forze dell’ordine”
Donatella Prampolini, presidente di Confcommercio, commenta: “In relazione all’operazione completata per scardinare il traffico stupefacenti in città rivolgiamo il nostro plauso alle forze dell’ordine che hanno svolto un ottimo lavoro. E’ anche con importanti interventi come questi che si combatte il degrado in città. Dopo aver parlato direttamente col comandante provinciale dei carabinieri ci preme tranquillizzare chi si è sentito erroneamente chiamato in causa da alcuni termini comparsi nel riportare la notizia. Il problema del consumo di stupefacenti è purtroppo diffuso e non è attribuibile a singole categorie economiche o sociali. Si tratta di una piaga trasversale della nostra società che può colpire chiunque: giovani, meno giovani, imprenditori, studenti, lavoratori, professionisti, disoccupati e chi più ne ha più ne metta. A fianco dell’impegno delle Forze dell’ordine anche il contributo dei cittadini, attraverso le loro segnalazioni, può essere un valido aiuto per contrastare la criminalità”.