Primo Maggio: il Concertone si apre in memoria di Regeni

1 maggio 2016 | 19:39
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Primo Maggio: il Concertone si apre in memoria di Regeni

“C’era un ragazzo di 28 anni… Si chiama Giulio Regeni e vive in ognuno di noi per chiedere giustizia e verità”. Il conduttore Luca Barbarossa ha poi intonato Here’s to you di Ennio Morricone

REGGIO EMILIA – Si è aperta nel segno di Giulio Regeni la 26esima edizione del Concertone del Primo Maggio a piazza San Giovanni a Roma, dove a metà pomeriggio gli organizzatori contavano circa 300 mila presenze, in continua crescita in vista della serata con gli artisti più amati. E’ stato Luca Barbarossa, conduttore insieme a La Mario (Mariolina Simone), a leggere un messaggio dei genitori del giovane ricercatore italiano ucciso in Egitto e a ricordarlo così: “Giulio Regeni vive in ognuno di noi per chiedere giustizia e verità”.

Il via al Concertone, promosso dai sindacati e in diretta tv su Rai3 e su Radio2 e scivolato via senza intoppi, lo ha dato la Bandabardò. A scatenare la folla – che ha sfidato i nuvoloni grigi e le misure di sicurezza che sono state rafforzate – ci hanno pensato i Perturbazione, scesi dal palco per cantare con i ragazzi delle prime file, e i Modena City Ramblers con la Fanfara di Tirana, presenza quasi fissa dell’appuntamento romano. Il gruppo folk emiliano ha portato due tra i suoi brani più famosi e conosciuti: I cento passi e Bella Ciao.

Sul palco anche Gianluca Grignani che si è schierato con il “popolo” (“io non sono né di destra né di sinistra”). Ai brani degli artisti si sono alternati anche racconti di storie di vita vissuta, dalla preside della scuola nella Locride ai sindacalisti. I protagonisti della serata sono Skunk Anansie, Fabrizio Moro, Tiromancino, Max Gazzè e Salmo.

Genitori Regeni, non smettiamo di chiedere verità
“Grazie mille a tutti voi. Che siete qui per divertirvi, cantare e chiedere insieme il rispetto dei diritti per tutte le persone, grazie! Non smettiamo di chiedere insieme verità per Giulio e tutte le persone che sono state private dei diritti e delle libertà. Buon Primo Maggio a tutti”. E’ il testo del messaggio inviato da Paola e Claudio Regeni, genitori di Giulio, il giovane ricercatore italiano ucciso in Egitto e ricordato oggi sul palco del Concertone del Primo Maggio a Roma.

Sul palco del Primo Maggio a Roma non potevano mancare i Modena City Ramblers che, come da tradizione, hanno fatto ballare e saltare il pubblico sulle note de I Cento Passi e Bella Ciao. Prima di loro anche i Perturbazione avevano infiammato piazza San Giovanni scendendo dal palco e andando a cantare tra il pubblico.