Prestito Stu Reggiane, le banche chiedono più tempo

31 maggio 2016 | 19:53
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Prestito Stu Reggiane, le banche chiedono più tempo

Le banche vogliono valutare meglio la richiesta di prestito finanziario per circa 10 milioni, avanzata dalla società. Il termine del bando è stato prorogato fino al 20 giugno

REGGIO EMILIA – Le banche reggiane chiedono piu’ tempo per valutare la richiesta di prestito finanziario per circa 10 milioni, avanzata da Stu Reggiane, per supportare i progetti di riqualificazione dell’area ex Reggiane. La Stu, societa’ partecipata dal Comune di Reggio e Iren Rinnovabili che ha come mission gli interventi di riqualificazione degli immobili dell’area delle ex officine metalmeccaniche in citta’, aveva emesso un bando pubblico il 10 maggio scorso.

Nel documento, evidenziate le “ragioni di urgenza” derivanti “dalla necessita’ di fruire della disponibilita’ dei finanziamenti entro il termine di indizione della procedura di gara” per la riqualificazione del Capannone 18 del complesso delle officine, era stato fissato un termine di scadenza del bando di 15 giorni. Lo scorso venerdi’, pero’, il consigliere delegato di Stu Reggiane Luca Torri ha deciso di prorogare il termine  -scaduto il 25 maggio – sino al prossimo 20 giugno.

Questo perche’, si legge in un nuovo avviso della societa’, “alcuni operatori economici hanno comunicato a Stu Reggiane il proprio interesse a valutare la partecipazione alla procedura di gara, rappresentando pero’ l”eccessiva ristrettezza del termine per la presentazione della richiesta di partecipazione, anche in considerazione dell’articolazione delle procedure interne agli istituti di credito previste come necessarie per la partecipazione a gare pubbliche”.

Il tempo concesso agli istituti di credito era insomma troppo poco, mentre la Stu ritiene “sia di prioritario interesse pubblico favorire la massima partecipazione degli operatori economici alla procedura di gara anche e soprattutto in ragione del modello (procedura competitiva con negoziazione) al quale la stessa si ispira”. L’intervento sulle ex Officine, che si aggira nel complesso sui 32 milioni, fruisce di contributi pubblici e privati per la sua attuazione.

Di questi 10,9 milioni arrivano dal piano “Piano nazionale per le citta’” del governo, e due milioni sono messi a disposizione dalla Regione per il rifacimento di parte di piazzale Europa. I contributi privati sono invece quelli erogati dal socio Iren Rinnovabili. L’intera operazione e’ piu’ volte finita nel mirino tanto del Movimento 5 stelle di Reggio, quanto dei piccoli azionisti di Iren, che hanno presentato sul caso un esposto alla Consob (Fonte Dire).