L’Ovile, fatturato a 8 milioni: +11% occupazione

13 maggio 2016 | 19:09
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L’Ovile, fatturato a 8 milioni: +11% occupazione

Il numero dei lavoratori è salito così a 242. In crescita anche il numero dei soci (259, con 20 unità in più rispetto al 2014)

REGGIO EMILIA – Ha superato gli 8 milioni di euro (+15% rispetto all’anno precedente) il fatturato 2015 della cooperativa sociale L’Ovile (fra i leader del settore nell’ambito di Confcooperative provinciale e regionale), che ha contemporaneamente incrementato dell’11% il numero dei lavoratori, saliti così a 242.

In crescita anche il numero dei soci (259, con 20 unità in più rispetto al 2014), mentre ha superato il 40% la quota di persone svantaggiate sul totale dei lavoratori, incidenza che si porta al 66,6%  prendendo in considerazione le attività ritenute idonee anche all’inserimento lavorativo di persone con disabilità.

“Sono cifre – sottolinea il presidente de L’Ovile, Valerio Maramotti – che rendono evidenti i risultati di un impegno più che ventennale fondato sull’intreccio di due dimensioni irrinunciabili: quella imprenditoriale, che ci ha portato a diversificare ulteriormente le attività e ad ampliare e rafforzare le partnership  con il pubblico,  imprese private sia profit (alle cui commesse si lega 64% del fatturato) che no profit, e quella legata ad una funzione sociale che traduce in lavoro, integrazione, servizi  e nuove opportunità l’attenzione alle persone segnate da fragilità e più esposte al rischio di emarginazione”.

I tassi di crescita maggiore del fatturato si sono registrati nel comparto delle pulizie (1 milione di euro il valore 2015), che assorbe il 21% dei dipendenti (il 56% sono persone svantaggiate), mentre il settore leader si è confermato quello ambientale (raccolta rifiuti, gestione di centri di raccolta, differenziazione dei rifiuti riciclabili) con un’incidenza del 36,5% sul fatturato e del 32,23% sull’occupazione, anche in questo caso con un’elevatissima percentuale (58,84%) di persone svantaggiate inserite.

“Il punto di forza che ci consente di realizzare la nostra missione sociale – sottolinea il direttore de L’Ovile, Daniele Marchi – è comunque la forte diversificazione del lavoro, che include attività di ristorazione, laboratori socio-occupazionali, attività assistenziali, produzione di energia, l’accoglienza di persone sottoposte a misure penali, la gestione di attività e percorsi legati all’educazione ambientale, ma anche di strutture come l’Ecoparco di Vezzano sul Crostolo”.

“E’ in questo modo – aggiunge Marchi – che si realizza anche uno straordinario coinvolgimento di migliaia di persone in tutte le aree del territorio e di ogni fascia d’età, come attestano i 28.000 cittadini che hanno frequentato i rifugi e le aree naturalistiche sulle quali siamo impegnati, così come i 36.738 studenti e insegnanti coinvolti in attività educative riguardanti l’ambiente e corretti stili di vita o, ancora, i 1.601 cittadini che si sono rivolti ai nostri sportelli di accoglienza”.

L’Assemblea dei soci de L’Ovile, che ha approvato il bilancio, ha dato anche il via libera a programmi di lavoro in cui spiccano, tra l’altro, lo sviluppo del servizio di salute mentale attraverso l’attivazione di nuove residenze per persone con problemi psichiatrici e provenienti dagli ex Opg, lo sviluppo di nuovi servizi per l’inclusione e l’abitare, l’ampliamento della rete commerciale legata ai laboratori, una nuova accelerazione sul comparto delle pulizie e la realizzazione di processi di integrazione con altre coop sociali che consentano l’ampliamento e il rafforzamento di altre attività, tra le quali quella ambientale.