Lodi, il Pd porta arresto di Uggetti al Csm

4 maggio 2016 | 19:00
Share0
Lodi, il Pd porta arresto di Uggetti al Csm

I togati di Area: “Inaccettabile”. Anm: “Interferenze indebite”

REGGIO EMILIA – “Nessun complotto, i magistrati facciano il loro lavoro”. Matteo Renzi in una intervista a Rtl interviene sulla vicenda del sindaco Dem di Lodi arrestato per turbativa d’asta. Una vicenda che ha creato polemiche e riportato al centro la questione morale con i verdiniani che sono arrivati a parlare di un ‘assedio dei pm’. “Ma de che”, replica su questo punto il premier Renzi.

Intanto mentre il sindaco, che è stato interrogato in carcere, si autosospende dal Pd, il caso finisce anche di fronte al Csm. Il laico del Pd Giuseppe Fanfani chiederà, forse già domani, l’apertura di una pratica in I commissione per verificare “la legittimità dei comportamenti tenuti e dei provvedimenti adottati” in questa vicenda. Ad annunciarlo è lo stesso consigliere, che definisce il provvedimento adottato nei confronti del sindaco di Lodi “ingiustificato e comunque eccessivo”.

Ed è scontro al Csm per la richiesta con l’intero gruppo dei consiglieri di Area accusa Fanfani di “un’indebita interferenza sull’autonomia e sulla serenità dei magistrati”.

Anm, da Fanfani indebita interferenza
La Giunta Esecutiva Centrale dell’Associazione Nazionale Magistrati ritiene che le dichiarazioni rese oggi dal membro laico del CSM Giuseppe Fanfani siano un’indebita interferenza nel procedimento in corso presso gli uffici giudiziari di Lodi.