Landi Renzo, crescono le perdite e l’indebitamento

12 maggio 2016 | 15:35
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Landi Renzo, crescono le perdite e l’indebitamento

Risultato negativo nel primo trimestre di 4,3 milioni e posizione finanziaria netta negativa per 78,4 milioni

REGGIO EMILIA -Fatturato in calo a 41,4 milioni (erano stati 45,6 nel primo trimestre 2015) e una perdita di 4,3 milioni (erano stati 2,7 nel primo trimestre 2015). Un Ebitda di 0,4 mln (euro 0,04 mln nel I trimestre 2015) e l’indebitamento che schizza a 78,4 milioni (negativo per euro 59,5 mln al 31 dicembre 2015). Sono i numeri principali della trimestrale licenziata oggi dal consiglio di amministrazione di Landi Renzo, riunitosi in data odierna sotto la presidenza di Stefano Landi.

Stefano Landi, presidente e amministratore delegato, ha detto: “Come già indicato lo scorso marzo il primo trimestre 2016 è risultato ancora difficile ancorché in linea con il budget. In particolare, si è evidenziato l’impatto di una immissione molto graduale di nuovi modelli GPL Euro VI da parte delle case automobilistiche, con un conseguente rallentamento delle immatricolazioni con alimentazione alternativa. A fronte di una diminuzione del giro di affari del trimestre migliora comunque il margine operativo lordo. Ciò è potuto avvenire grazie ad una riduzione dei costi aziendali, proseguendo in quelle azioni di recupero dell’efficienza già intraprese da alcuni mesi.”

Evoluzione prevedibile della gestione
Si legge nella nota dell’azienda: “Considerando l’attuale contesto del settore di riferimento si conferma che, in linea con quanto dichiarato lo scorso marzo, il fatturato 2016 si attesterà tra i 200 e i 210 milioni di Euro e che l’Ebitda 2016 è previsto attestarsi tra i 12 ed i 15 milioni di euro. Infatti, il volume d’affari con le case automobilistiche è atteso salire nei prossimi mesi per l’immissione di nuovi modelli Gpl con motorizzazioni Euro VI; il business dei sistemi di distribuzione è storicamente più alto nella seconda parte dell’anno. Il Gruppo continuerà a porre la massima attenzione al controllo dei costi operativi e di gestione attivando ulteriori azioni di recupero efficienza”.