Guastalla, muore dopo aver partorito il suo bambino

12 maggio 2016 | 16:19
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Guastalla, muore dopo aver partorito il suo bambino

L’Ausl: “Le condizioni della partoriente si sono improvvisamente aggravete durante il travaglio, il taglio cesareo ha permesso di salvare il neonato”. La procura apre un’inchiesta

GUASTALLA (Reggio Emilia) – Una donna che stava per partorire è morta, ieri sera all’ospedale di Guastalla nel reparto di ostetricia e ginecologia, dando alla luce un bambino che ora è in buone condizioni. Ne dà notizia l’Ausl che porge “le più sentite condoglianze alla famiglia per la gravissima perdita”.

Secondo l’Ausl la donna, Jessica Cerlini, 34 anni, che aveva iniziato il travaglio, “era in uno stato di apparente benessere” quando le sue condizioni “sono imprevedibilmente e improvvisamente diventate critiche durante le primissime fasi del travaglio per motivi che, ad una prima analisi, non paiono correlabili al parto”.

Continua la nota: “Sono stati messi in atto con grande tempestività sulla madre e sul bambino tutti gli interventi previsti in questi casi da parte dei sanitari intervenuti (ginecologo, ostetrica, anestesista, rianimatore, cardiologo, chirurgo, pediatra, infermieri)”. Mentre è risultato vano ogni intervento per salvare la vita della donna, il taglio cesareo d’emergenza ha permesso di salvare il bambino.

Le condizioni del neonato, trasferito con attivazione dello STEN (Servizio di Trasporto di Emergenza Neonatale) e attualmente ricoverato nel Reparto di Neonatologia dell’Ospedale di Reggio Emilia, non destano preoccupazioni. Conclude la nota dell’Ausl: “E’ stata attivata immediatamente, come da prassi, una valutazione interna del percorso clinico-assistenziale ed è stato richiesto un riscontro diagnostico per accertare le cause di questo evento così  drammatico”.

Jessica Cerlini, 34 anni, estetista, originaria di Castellarano, viveva a Bagnolo insieme al marito Massimiliano e a un altro bambino di 4 anni. I familiari della donna hanno presentato un esposto alla magistratura che ha aperto un’inchiesta, ha sequestrato le cartelle cliniche e ha disposto un’autopsia.