Fotografia europea, taglio del nastro ai chiostri di San Pietro

6 maggio 2016 | 19:35
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Il ministro Delrio: “La cultura è uno straordinario veicolo di sviluppo”. Vecchi: “Le prossime dieci saranno ancora più significative”. Via alle mostre che dureranno fino al 10 luglio

REGGIO EMILIA – Taglio del nastro per Fotografia europea, come di consueto, nella splendida cornice dei Chiostri di San Pietro. All’inaugurazione, oltre al sindaco Luca Vecchi e al presidente della Provincia, Giammaria Manghi, era presente il ministro alle Infrastrutture ed ex sindaco di Reggio sotto il quale iniziò la kermesse giunta ora alla sua undicesima edizione.

Ha detto Delrio prima dell’inizio della manifestazione: “Fotografia è un festival di cultura che apre la città a una dimensione internazionale e la fa diventare ancora più viva. La cultura è uno straordinario veicolo di sviluppo. Bisogna puntare anche sulla cultura per creare occupazione e in questo Reggio fa la scelta  giusta. E’ sempre bello passegggiare per le strade della città durante Fotografia europea”.

Dopo di lui sul palco il sindaco ha aggiunto: “Quando partì dieci anni fa questa manifestazione fu una scommessa, quella di rendere Reggio più internazionale attraverso la cultura. E dopo il successo di tutti questi anni abbiamo prodotto per l’undicesima edizione dei cambiamenti che possano rendere le prossime dieci ancora più significative. Quest’anno abbiamo creato una collaborazione con le città di Parma, Rubiera e Bologna, grazie anche al prezioso interessamento della Regione Emilia-Romagna. E così Fotografia Europea ha raggiunto tre principali risultati: quello di stimolare la creatività attraverso la fotografia, di contribuire alla rigenerazione urbana arrivando anche in realtà periferiche come la zona Stazione e quello di attivare nuove relazioni fra i cittadini grazie soprattutto al circuito Off”.

Alle 19 apriranno tutte le sedi di mostra con ingresso gratuito fino alle 21: partendo dalla via Emilia, attraverso le diverse esposizioni il pubblico approderà alle vie del mondo, ampliando la propria riflessione ai luoghi di transito e di confine nella società odierna.  Si potrà spaziare dai grandi nomi di maestri internazionali come lo statunitense Walker Evans o i Maestri come Luigi Ghirri o Gabriele Basilico o  autori come Alain Bublex, Stefano Graziani, Antonio Rovaldi, Sebastian Stumpf, Davide Tranchina, Paolo Ventura, Lorenzo Vitturi, tra i protagonisti assoluti del panorama fotografico odierno che hanno affrontato le “nuove esplorazioni” della via Emilia.

Da non perdere poi  la collettiva  Dalla via Emilia al mondo  con le opere di Ziad Antar, Paola De Pietri, Gulnara Kasmalieva & Muratbek Djumaliev, Kent Klich, Bettina Lockemann, Maanantai Collective, Michael Najjar, Paolo Pellegrin, Katja Stuke & Oliver Sieber e  quelle dell’agenzia Magnum. L’evento serale della prima giornata è il concerto “Come Potete Giudicar – Musica, parole, immagini lungo la via Emilia degli anni ’60” in piazza San Prospero alle 21. Un concerto dedicato agli anni ’60, decennio in cui dalla via Emilia arrivavano i più importanti musicisti nazionali: da Caterina Caselli a Gianni Morandi, dai Nomadi a Gianni Pettenati, dall’Equipe 84 ai Corvi, da Lucio Dalla a Iva Zanicchi. “Come Potete Giudicar” vedrà protagonista il Supercomplesso, formato da una decina di artisti emiliani provenienti da diverse realtà e impegnati in una libera rielaborazione del repertorio anni ’60.

Uno spettacolo fatto di narrazioni, interventi, testimonianze, una  Jam in cui si mescoleranno i suoni e le parole. Sulla base ritmica composta da Oscar Abelli e Martin Iotti, il Supercomplesso alternerà brani elettrici a parentesi acustiche con gli interventi fra gli altri di Massimo Ghiacci dei Modena City Ramblers, di Mel Previte celebre chitarrista di Ligabue, del cantautore parmigiano Ugo Cattabiani e di altri talentuosi musicisti. Questa inedita formazione  proporrà a Fotografia Europea canzoni appositamente raccolte lungo la via Emilia di quegli anni d’oro del panorama musicale. Ospite speciale della serata sarà Beppe Carletti, fondatore e leader dei Nomadi che, intervistato da Mirko Colombo, traccerà un personale affresco di quella grande stagione; con loro anche Marco Moser, conosciuto come uno dei più autorevoli esperti di quella decade musicale. In chiusura di serata, spazio a Bang Bang dj set fino a mezzanotte.

Per maggiori informazioni: www.fotografiaeuropea.it.