“Cutro, valorizzare le risorse per contrastare criminalità”

14 maggio 2016 | 09:59
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“Cutro, valorizzare le risorse per contrastare criminalità”

“Cutro da scoprire” è il nome dell’evento che si è svolto dal 30 aprile al 3 maggio in occasione del settennale della festa del S.S. Crocefisso

REGGIO EMILIA – ““Cutro da scoprire”, che è anche il titolo di un libro uscito nel 1994 edito da Rubbettino, è il nome dell’evento che si è svolto  dal 30 aprile al 3 maggio a Cutro in occasione del settennale della festa del S.S. Crocefisso promosso da Antonio Migale Confartigianato Cutro e Ippolito Chiellino Consorzio pecorino crotonese dop con la collaborazione di Raffaele D’Angelo Comitato di promozione culturale calabrese, Proloco Cutro, Comitato donne Cutro, etica.

Un viaggio culturale attraverso le vie della città in compagnia di Stefano Morselli ex giornalista dell’Unità e scrittore, Angelo Maggio Fotografo e Gianni De Simone Editore. Tra gli ospiti anche Mauro Vicini segretario cittadino del Pd di Reggio Emilia. Il percorso iniziato il  30 aprile con la processione del S.S Crocefisso a ricordo del miracolo della pioggia è proseguito con il percorso delle cinque chiese attraverso il quale si sono raccontate oltre 1.000 anni di storia.

Cutro viene devastata da una serie di terremoti,  in particolare quello del 1832  e prontamente ricostruita per portare agli antichi splendori le sue 5 chiese. L’Annunziata del 1300 divenuta poi  Insigne collegiata, la chiesa di San Rocco del 1600, la Chiesa della Pietà, la chiesa delle Monachelle del 1400 e la Chiesa del S.S Crocefisso dove risiede l’opera lignea di Frate Umile da Petralia del S.S Crocefisso monumento nazionale dal 1940.

Cutro ricorda i suoi personaggi illustri, Gio. Leonardo Di Bona diventa il 1° campione del mondo di scacchi nel 1575, anno in cui grazie alle sue gesta Cutro viene dichiarata Città. Nel 1854 il miracolo della pioggia e nel 1861 la  prima processione del S.S. Crocefisso. Diego Tajani  ministro di grazia e giustizia nel 1875 con il governo De Pretis è il primo ministro a chiedere un’ inchiesta parlamentare sulla condizione della sicurezza pubblica nelle province italiane. In sostanza la prima commissione parlamentare sul fenomeno mafioso. Un passaggio su una delle pagine più belle che la Calabria ricorda, le lotte contadine e la riforma agraria che non ha avuto l’epilogo sperato.

Poi l’emigrazione e fino ai giorni nostri. Una serie di incontri con associazioni,  personaggi della politica e della cultura cutrese, presenti anche lo scrittore Pino Condello e l’attore cinematografico Antonio Bevilacqua impegnati quotidianamente nel sociale. Una visita doverosa all’ostello Bella Calabria realizzato dagli Amici del Tedesco con  la legge su beni confiscati e la piazza realizzata in memoria di Lea Garofalo anch’essa su un bene confiscato.

“Un lavoro positivo e importante – ha dichiarato Stefano Morselli –  che è utilissimo in virtù delle vicende attuali di Reggio Emilia. La mia presenza qui è proprio per osservare di persona le attività sociali di contrasto ai fenomeni di criminalità che si sono sviluppate negli anni a Cutro e a Reggio Emilia”.  Per Antonio Migale uno dei principali promotori dell’iniziativa “questi percorsi sono necessari per conoscere a fondo i contesti dove certi fenomeni si evolvono per poterli sradicare ma soprattutto per valorizzare le risorse intellettuali per produrre economia. Il problema della criminalità non si può affrontare senza affrontare contestualmente il problema del lavoro”.

“Cutro è una città ricca di risorse culturali e agroalimentari  ha detto Ippolito Chiellino durante la degustazione dei prodotti tipici tenutasi nell’azienda agricola e vitivinicola del signor Giglio dove si è concluso questo viaggio culturale nella Città del Puttino”.