Catasto, il M5S porta il caso Scalzulli in Parlamento

3 maggio 2016 | 17:30
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Catasto, il M5S porta il caso Scalzulli in Parlamento

Sulla vicenda il Movimento 5 Stelle presenterà una interrogazione al governo

REGGIO EMILIA – Parole che pesano come pietre quelle rilasciate da Potito Scalzulli ex dirigente del Catasto che, in un’intervista al Resto del Carlino, ha detto che nel momento in cui ha chiesto un aiuto ai politici locali, gli è stato risposto che “non era possibile nessun intervento a riguardo perché il consenso legato alla tenuta del ‘sistema Catasto’ era determinante per l’equilibrio politico locale”. Chi erano questi politici locali? Magari gli stessi che hanno sottovalutato il fenomeno per anni?”.

Sono le domande che si pongono le deputate del Movimento 5 Stelle, Maria Edera Spadoni e Giulia Sarti, sulla vicenda dell’ex dirigente del Catasto che ha presentato un esposto in procura relativamente a quello che ha visto in quegli anni negli uffici da lui diretti. Continuano: “In questioni così delicate è fondamentale la trasparenza, per questo Scalzulli ha detto di voler ridurre i contatti diretti tra dipendenti e professionisti al fine di ridurre i rischi di corruzione. Scalzulli ha presentato esposti in Procura e denunciato comportamenti illegittimi all’interno del Catasto, ha presentato denunce anche per le lettere anonime che gli sono giunte e per tutti gli atteggiamenti scorretti attuati nei suoi confronti”.

Nell’intervista Scalzulli ha affermato che “nel tentativo di difendermi ho scoperto il sistema che si celava dietro i ‘taroccamenti’ delle rendite catastali che hanno causato un danno erariale molto pesante a Comune e Stato”. Una denuncia gravissima di un vero e proprio ‘sistema’. E’ notizia di qualche giorno fa che l’indagine sul Catasto partita dalle denunce di Scalzulli, indagine che ha visto indagato per anni anche il consigliere comunale Salvatore Scarpino (Pd) (per il quale ieri il sindaco di Castelnovo Monti Bini ha chiesto le dimissioni come riportato dal nostro giornale), è stata prescritta.

Concludono: “Ora dopo che Enrico Bini ha riaperto il caso ed è stato ascoltato in Procura, è ripartita una nuova inchiesta. Sul ‘caso Catasto’ di Reggio Emilia verrà presentata una interrogazione al governo. Mentre auspichiamo che la Procura possa far finalmente piena luce nella nuova indagine che è stata riaperta, il ministero dell’Economia e delle Finanze avendo il compito di vigilanza dell’Agenzia delle Entrate dovrà dare una spiegazione su un caso gravissimo. Questo è solo il primo passo per iniziare a fare piena luce sulla vicenda”.