Caos commissione, il Pd ricuce: il M5S no

20 maggio 2016 | 16:01
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Caos commissione, il Pd ricuce: il M5S no

Il capogruppo Capelli: “Nessuna ingerenza della maggioranza su gestione sedute. Scelta tecnica e non politica”. La Guatteri: “Pretendo una spiegazione”

REGGIO EMILIA – Clima rovente e scontro solo rimandato tra Pd e Movimento 5 stelle sul “giallo” della seduta di commissione convocata dalla presidente della ”Bilancio” Alessandra Guatteri del Movimento 5 stelle e revocata a sua insaputa con una lettera recante la sua firma. Teatro del chiarimento e’ stata la stessa riunione dell’organo consiliare, andata in scena ieri sera in municipio a Reggio Emilia.

L’argomento oggetto della contestata riunione – le modifiche al regolamento di polizia locale – e’ stato alla fine affrontato in modo congiunto dalla commissione di Guatteri e da quella presieduta da Daniele Marchi del Pd. Il compromesso raggiunto non ha pero’ smorzato i toni della querelle politica. In particolare i pentastellati hanno puntato il dito contro i dem accusandoli di aver deciso in una riunione di maggioranza di “espropriare” la seduta convocata da Guatteri, per assegnarla alla sesta commissione di Marchi.

La replica del Pd e’ che si e’ solo corretto un errore. Guatteri non avrebbe avuto titolo a convocare la sua commissione, non essendo competente per l’argomento in discussione. A confermarlo anche un parere, seppure informale, del segretario del Comune Rosa Iovinella. Il capogruppo del Pd Andrea Capelli ha quindi espresso solidarieta’ a Guatteri “perche’ ha subito un torto” e per il fatto “spiacevole e grave” che si e’ verificato. Il dem puntualizza pero’: “La commissione non era competente”. La scelta di “sconvocare” la seduta, quindi, “e’ stata tecnica, non politica e non c’e’ stata nessuna ingerenza della maggioranza”. Lo dimostra, chiude Capelli, “la disponibilita’ a discutere congiuntamente nonostante il parere tecnico negativo”.

Guatteri pero’ non cede: “Pretendo una spiegazione su chi ha mandato la lettera a mio nome e non accettero’ che si scarichi la colpa su chi l’ha materialmente inviata”, cioe’ la funzionaria della segreteria dei gruppi consiliari Caterina Varone. A questo proposito il capogruppo del M5s, Ivan Cantamessi, attacca la presidente del Consiglio comunale, Emanuela Caselli, intervenuta sulla stampa: “Cercare lo scaricabarile sui dipendenti e’ molto triste”.

Per Giuseppe Pagliani, che si dice “commosso per la costernazione del Pd”, “i casi sono due: quello che e’ accaduto o e’ un atto di arroganza, o e’ illecito. Preferiamo pensare all’arroganza”. La presidente della commissione di Garanzia Cinzia Rubertelli annota che “esiste un precedente critico nell’attribuzione di competenze alle commissioni. La questione va affrontata”. Sia Norberto Vaccari (M5s) sia Claudio Bassi (Fi) esprimono invece dubbi sulla legittimita’ della commissione congiunta a cui si e’ dato luogo giovedi’. Comunque per i 5 stelle la questione non e’ chiusa ed e’ gia’ annunciata un’interrogazione in Consiglio.