Cantine Riunite & Civ, continuano gli scioperi

9 maggio 2016 | 18:34
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Cantine Riunite & Civ, continuano gli scioperi

Altre quattro ore mercoledì per il rinnovo del contratto aziendale. Presidi davanti agli stabilimenti di Campegine e San Prospero

REGGIO EMILIA – Dopo la proclamazione delle prime due ore di sciopero di venerdì scorso, che ha registrato un’alta adesione dei dipendenti dei due stabilimenti di Cantine Riunite & CIV, di Campegine (RE) e San Prospero (MO), “visto il perdurare dell’indisponibilità della direzione della cooperativa di voler rivedere le proprie posizioni sul rinnovo del contratto aziendale”, le RSU e le organizzazioni sindacali di Fai Cisl e Flai Cgil hanno proclamato altre quattro ore di sciopero per mercoledì.

Scrivono i sindacati: “Ricordiamo che, il contratto aziendale oggetto della vertenza, è scaduto il 31 luglio 2014, rinnovato con un accordo “ponte” di un anno per far fronte alla riorganizzazione della cooperativa dopo l’acquisizione dell’azienda Cavichiolli di San Prospero. I contratti aziendali precedenti rinnovati hanno risentito della pesante fase di riorganizzazione, dopo la fusione con CIV di Modena a cui sono seguiti accordi di cassa integrazione, mobilità volontarie e trasferimenti dei lavoratori dello stabilimento modenese a Campegine e a San Prospero. Evidenziamo ancora che, anche per merito di questi accordi e con il sacrificio dei lavoratori, la cooperativa è diventata il primo gruppo nazionale e tra i primi a livello europeo”.

E aggiungono: “Continuiamo a non comprendere la posizione della cooperativa che continua a rimanere ferma sulle proprie posizioni nonostante gli ottimi e positivi risultati dichiarati nell’ultima assemblea di Bilancio e ampiamente divulgati dai mass media.  Risultati economici che hanno prodotto nell’esercizio 2014/2013 5,5 milioni di utili e 1,4 milioni di utili nel 2013/2012. Anche la remunerazione delle uve, conseguita dai soci, con 46,75 euro al quintale è un importante risultato, superiore a quanto viene remunerato in altre cooperative vitivinicole”.

Concludono Cgil e Cisl: “Siamo rammaricati nel constatare che anche in questa cooperativa, come in tante altre cooperative e come accade nelle imprese private, la redistribuzione della ricchezza prodotta va solo in un verso. Un verso che mette pesantemente in discussione oltre venti anni di positive relazioni sindacali, spesso prese come riferimento a tutti i livelli territoriali e anche nazionali”.

Lo sciopero è stato proclamato per le ultime quattro ore di lavoro per ogni turno e, davanti agli ingressi dei due stabilimenti di Campegine e San Prospero, si terranno dei presidi con lavoratori e rappresentanti sindacali.