Bufera M5s, Di Maio: “Su Pizzarotti applicate le regole”

14 maggio 2016 | 17:39
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Bufera M5s, Di Maio: “Su Pizzarotti applicate le regole”

Il sindaco di Parma sospeso: potrei portare il MoVimento in tribunale

REGGIO EMILIA – “Di questi tempi a fare il sindaco ci vuole un pazzo. Ma ci vuole anche uno che ami la sua città, e che metta al di sopra di tutto il bene della propria città”. Lo ha scritto sulle sue pagine web Federico Pizzarotti, sindaco di Parma. “Grazie – ha scritto – ai messaggi di affetto e di stima che mi sono arrivati dagli attivisti. Grazie anche a tutte le istituzioni di differente colore politico che mi hanno espresso solidarietà”.

E intervistato dal Corriere della Sera ha detto: “Ha senso rimanere dove non ti vogliono? No. Può aver senso chiedere giustizia: su questo si può ragionare”. Se si rivolgerà a un Tribunale? “Se in base a un regolamento che non esiste sostieni una cosa allora la devi dimostrare”, afferma. “Gli faccio capire che le regole sono importanti. Era Casaleggio a dire che se ignori una regola quella regola non è mai esistita. E loro stanno ignorando tante regole”. “Siamo stati un esempio, ma abbiamo perso il senso del limite, abbiamo sbracato”, sottolinea.

“Io penso che il M5S abbia semplicemente applicato una regola. Abbia fatto rispettare le regole. Avevamo un avviso di garanzia nascosto per tre mesi e questo è un dato inconfutabile. E per questa ragione noi abbiamo applicato una regola in quanto questo è il Movimento Cinque stelle e non il Partito Democratico”. Lo ha detto Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera, a Volla (Napoli), rispondendo alle domande dei giornalisti sull’ipotesi di un’azione legale da parte di Federico Pizzarotti nei riguardi del M5S.

“Il Pd è democratico davvero, abbiamo dei luoghi dove ci confrontiamo e non abbiamo mai fatto delle espulsioni anche rispetto a persone che potevano essere in dissenso con il partito. Mandare una e-mail anonima per chiedere a una persona che poi è un sindaco eletto dai cittadini di lasciare il Movimento 5 Stelle al di là dello strumento utilizzato credo che ci riporti molto indietro nel tempo”. Lo ha detto ai cronisti il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi, a margine di un’iniziativa, a Palermo.